Ezio Greggio scrive a Maria De Filippi, l’invito ad andare avanti, ecco le sue parole

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2023-03-30

La morte di Maurizio Costanzo oltre a lasciare un vuoto enorme in Maria De Filippi, ha scosso l’ambiente della cultura, della politica, dello spettacolo e dello sport a testimonianza di quanto fosse trasversale il giornalista e come in oltre 60 anni di carriera abbia saputo farsi apprezzare da diversi ambienti. Ezio Greggio, su invito del …

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La morte di Maurizio Costanzo oltre a lasciare un vuoto enorme in Maria De Filippi, ha scosso l’ambiente della cultura, della politica, dello spettacolo e dello sport a testimonianza di quanto fosse trasversale il giornalista e come in oltre 60 anni di carriera abbia saputo farsi apprezzare da diversi ambienti. Ezio Greggio, su invito del direttore di Novella 2000 Roberto Alessi, ha scritto una lettera aperta alla conduttrice, per darle forza e invitarla a desistere dalla volontà di voler abbandonare la televisione. Ecco le sue parole :

Cara Maria, Roberto Alessi e il suo giornale Novella 2000 mi hanno chiesto di scriverti una lettera che interpreti il sentimento di tutti noi, tuoi colleghi ed amici in questo momento così triste e difficile della tua vita. Ho detto sì perché in questi giorni, da quel giorno, mi sei venuta in mente tante volte. Immagino il vuoto che di colpo si è creato nelle tue giornate. Perché ti lascia sgomento, sapere che una persona fondamentale che hai nel cuore e che stimi di colpo non c’è più”

Ezio Greggio ha continuato la sua missiva raccontando come anche a lui sia capitato di sentirsi svuotato e smarrito dopo la morte, nel suo caso, del padre, per lui un punto di riferimento :

Quando ti manca una persona come Maurizio, che non solo ha condiviso con te un lungo percorso, una storia importante, un pezzo della tua vita, ma ha rappresentato anche un grande punto di riferimento, è stato il tuo mentore, immagino il vuoto che di colpo si è creato nelle tue giornate. Perché ti lascia sgomento, sapere che una persona fondamentale che hai nel cuore e che stimi di colpo non c’è più. In un attimo il tuo mondo va sottosopra, anche se sai che potrebbe accadere, anche se un po’ te lo aspetti. L’ho passato anch’io questo momento, quando se n’andato mio padre. Anche se aveva tanti anni, 96, il solo fatto che ci fosse mi confortava. Bastava una parola al telefono, qualche ora passata insieme. Di colpo ti senti più solo, ti manca quell’appoggio, quelle conversazioni giornaliere che ti davano una carica interiore ineguagliabile”

Poi l’invito a non abbandonare la TV :

Anche se non ci vediamo da tanto tempo, cara Maria, ho percepito da lontano questo tuo momento di scoramento. Ho letto qua e là della tua voglia di mollare tutto, di fermarti nel tuo lavoro. Mi auguro sia stato solo un momento di smarrimento. Io, a nome di tanti tuoi amici, ti dico che si deve andare avanti, che devi continuare. Lo devi a una platea sterminata che ti segue, lo devi ai centinaia di talenti che aspettano l’occasione che gli darai sul tuo palcoscenico per emergere e coronare i loro sogni. Ti ho rivista in onda dopo la pausa doverosa e rispettosa in televisione e ho letto nei tuoi occhi quella malinconia che nasce da una perdita così grande. Come quando venivamo io ed Enzo (Iacchetti, ndr) a C’è Posta per te, travestiti da baldracconi, e tante volte Maurizio appena lo sapeva veniva in trasmissione, si metteva dall’altra parte della busta per fare casino con noi che raccontavamo di essere state sue fidanzate…Lui non vedeva l’ora di scherzare con quelle sue battute graffianti, dircene di ogni, in quella nostra recita vaudeville che ti faceva ridere e sfondava gli ascolti”.

Infine Greggio ha concluso con un appello :

Maria, per noi tutti è bello sapere che continuerai a parlarci attraverso le tue trasmissioni, raccontandoci le storie di tante persone e aiutandone altre a trovare la propria strada. Ciao Maria, un abbraccio da me, Enzo, Roberto, e i lettori del suo giornale, tanti colleghi e milioni di italiani”.

Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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