martedì, Maggio 14, 2024

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Che Tempo Che Fa, Franco Di Mare rivela: “Tutta la Rai dopo la scoperta della malattia si è dileguata”, ecco cosa ha raccontato

Durante la puntata andata in onda oggi a Che Tempo Che Fa, con grosso plauso di Fabio Fazio, è intervenuto un volto storico della Rai, Franco Di Mare.

Giornalista, conduttore televisivo, scrittore e longevo dirigente Rai, Franco Di Mare ha trascorso quasi tutta la sua vita tra le fila di chi alla Rai ha fatto storia.

Il 20 Luglio del 2019 infatti dopo ben 28 anni in Rai, Franco Di Mare sale tra le fila della dirigenza, diventando vicedirettore di Rai 1 con delega ad approfondimenti ed inchieste. Nel 2020 assume il ruolo di direttore generale dei programmi del giorno della Rai e per finire il 15 maggio del 2020 assume la direzione di Rai 3.

Una figura di spicco, rispettata e idolatrata da tutti.

Franco Di Mare oggi

Intervenuto nel programma di Fabio Fazio, Franco Di Mare ha dato modo a tutti di conoscere la sua nuova realtà, “Ho un tumore” ha dichiarato l’ospite andando così a giustificare la sua lunga assenza.

L’ex volto Rai dichiara:

“Questo tubicino che mi corre sul viso è un tubicino legato ad un respiratore automatico e mi permette di respirare in modo forzato, ma mi permette di essere qui a raccontare, a parlare con te. Mi sono preso il mesotelioma, un tumore molto cattivo, legato alla presenza di amianto nell’aria e si prende tramite la respirazione di parcelle di amianto, senza rendersene conto”.

Così l’ex dirigente Rai racconta la sua drammatica realtà, a tutto questo però la cosa che più lo addolora è il trattamento rivoltogli da chi per lunghissimo tempo è stato al suo fianco e a cui dava del “Tu”.

Franco Di Mare e la Rai

Anni e anni di onorata carriera al servizio della TV di stato non sono serviti ad avere un trattamento umano e degno di nota, così Franco Di Mare, nonostante meritasse rispetto e soprattutto senso di empatia per il suo status, ha ricevuto dalla Rai soltanto un assordante silenzio.

Le parole dell’uomo arrivano come una lama, pregne di rammarico ma anche di dolore nei confronti di chi, dopo aver scoperto la sua malattia, ha rivolto nei confronti dell’uomo solo silenzio:

“Tutta la Rai, tutta la Rai, tutti i gruppi dirigenti, non parlo di questi attuali, parlo di quello precedente, di quello precedente ancora. Io posso capire che esistano come dire, delle ragioni di ordine sindacale, legale, ma io chiedevo alla Rai lo stato di servizio che è un mio diritto.

Chiedevo alla Rai per favore mi dite, mi fate l’elenco dei posti dove sono stato? Perchè così posso provare a chiedere alle associazioni di categoria che cosa si può fare? No! Sono spariti tutti!

Se io posso arrivare a capire, e non è che lo debba fare per forza, che possano esistere delle ragioni di carattere legale o sindacale, quello che capisco meno è l’assenza sul piano umano!

Queste persone a cui parlavo io dando del ‘Tu’ perchè ero un dirigente della Rai, sono sparite, si sono negate al telefono, a me, non rispondevano più a me, come se fossi un questuante. Bene io davanti ad un atteggiamento del genere trovo solo un aggettivo, uno solo, è RIPUGNANTE!”.

Le parole

Parole dure e forti quelle di Franco Di Mare che però mettono il focus su una questione, sia chiaro la Rai avrà sicuramente le sue motivazioni e siamo tutti qua ad attendere che faccia il suo comunicato per chiarire la questione, ma per quante giustificazioni si possano dare l’umanità non va chiarita o giustificata, quella fa parte di un sentire, di un provare e di un’empatia che forse in questa particolare situazione è mancata.

Una Tv di stato che svolge un servizio pubblico dovrebbe in primis dare un esempio di rettitudine ma anche di umanità, di fronte al dolore non può echeggiare il silenzio e il dileguarsi solo perchè una persona richiedere i suoi diritti, soprattutto se quella stessa persona ha dato anni della sua vita per il “Servizio pubblico”.

“Non abbiamo mai imparato molto dalla gente che ha condiviso con noi i loro successi. Ma abbiamo imparato molto da coloro che hanno condiviso con noi le loro difficoltà”. (Doe Zantamata)

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Mariangela Ragno
Mariangela Ragno
Nata in Sardegna precisamente a Cagliari nel 1993. Aspirante Writer. Sognatrice incallita, esperta di moda soprattutto nel campo dell’Hair. Ho collaborato per diversi anni nel campo dell’Hairstylist e della moda. Mi ha da sempre appassionato viaggiare per scoprire nuove culture e la musica in tutte le sue declinazioni.

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