Le Iene, il monologo di Clara Soccini commuove tutti, ecco cosa è successo

di Mariangela Ragno

Pubblicato il 2024-04-04

Durante la puntata andata in onda ieri a Le Iene, Clara Soccini, cantante di successo che ha preso parte all’ultima edizione del Festival di Sanremo con la canzone “Diamanti Grezzi” avrebbe esposto le sue fragilità prima di diventare famosa. Fragilità per troppo tempo nascoste e non capite quelle di Clara. La cantante infatti avrebbe rivelato …

article-post

Durante la puntata andata in onda ieri a Le Iene, Clara Soccini, cantante di successo che ha preso parte all’ultima edizione del Festival di Sanremo con la canzone “Diamanti Grezzi” avrebbe esposto le sue fragilità prima di diventare famosa.

Fragilità per troppo tempo nascoste e non capite quelle di Clara. La cantante infatti avrebbe rivelato nel suo lungo monologo un volto diverso rispetto a quello che è salito sul palco dell’Ariston.

La ragazza infatti prima di entrare a far parte del cast di Mare Fuori, avrebbe vissuto un periodo buio, intenso e molto difficile:

Viviamo in un mondo che va 300 all’ora e che ci vuole sempre a 300 all’ora. Sembra che se ti fermi sei perso e che il mondo finisca per dimenticarsi di te quando in realtà spesso siamo noi che finiamo per dimenticarci di noi stessi. Dimentichiamo di fermarci e di chiederci: ‘Ma io come sto?’. E se lo facciamo la maggior parte delle volte andiamo subito oltre, quasi non volessimo sentire la risposta”.

Ma io come sto?

Una domanda che in pochi si fanno perchè si pensa sempre che noi contiamo meno di ciò che ci sta intorno e quindi preferiamo soffocare le nostre domande, le nostre sofferenze e il nostro dolore per andare avanti inesorabili, sotto lo scorrere del tempo.

Il monologo della ragazza continua e dichiara:

Io uso il plurale, ma magari non tutti vi ritroverete in queste parole, anche perché spiegare le proprie fragilità è difficile. Spesso quando provi a farlo le persone intorno sembrano fatte di ferro. ‘Ma sei così giovane, cosa vuoi soffrire?’. Ecco che allora ti chiudi. Come dice il filosofo Umberto Galimberti, la felicità ce la mettiamo in tasca, senza chiederci il senso mentre cerchiamo di darci tutte le risposte nei momenti più difficili”.

Spesso quando si cerca di raccontare o esternare le proprie fragilità, chiunque ti stia di fronte, invece che comprendere, ascoltare e capire, usando empatia e sensibilità, si veste di una sorta d’armatura di freddezza e distacco, come se i problemi degli altri infastidissero e venissero mal tollerati.

Clara e la sua esperienza

Ogni scusa è buona per minimizzare le sofferenze altrui, “Ma sei giovane”, “Hai tutta la vita davanti”, “Ti butti troppo giù”, come se tutte queste motivazioni bastassero per soffocare il dolore che ognuno porta dentro di se.

Subito dopo Clara, racconta che cosa in passato l’aveva portata ad un momento buio della sua vita:

Lo so perché prima di questi ultimi due anni ho vissuto un periodo che non definirei brutto perché mi ha insegnato molto, ma in cui in realtà ero la prima nemica di me stessa, in cui mi sentivo persa e molti giorni non mi andavano neppure di alzarmi dal letto. Ecco, lì avrei voluto capire che non è obbligatorio andare a 300 km orari e che non c’è nulla di male a fermarsi”.

La mia peggiore amica

Ecco cosa era Clara per se stessa, ed ecco cosa siamo ognuno di noi per noi stessi. Non ci soffermiamo mai a pensare a noi, presi troppo dagli altri e dalla fretta che impone questo mondo.

Un mondo fatto di bellezza si, ma anche di tanta sofferenza mal tollerata e celata. Siamo franchi, a quasi nessuno piace sentire le lamentele della vita altrui e molti altri mal tollerano chi si lamenta o chiede aiuto per un disagio.

E’ proprio questa distanza, questa freddezza e poca empatia che fa perdere non soltanto il contatto con gli altri ma anche con se stessi. Il verbo ascoltare ormai è bypassato dal dover fare, dal doverlo fare anche in fretta, senza perdere tempo.

Nessuno però ha mai pensato che questo tempo bruciato non tornerà indietro, che questa fretta nessuno te la restituirà, che il dolore se lo bruci sul tempo non smetterà di far male. Per concludere, la riflessione che sorge spontanea è: se non siamo noi a pensare a noi stessi, chi ci penserà?

Canali social MondoTV24

ISCRIVETEVI AL NOSTRO CANALE UFFICIALE WHATSAPP per rimanere aggiornati in merito a tutti gli accadimenti di Gossip e News 2024.

https://whatsapp.com/channel/0029Va80SUt2v1IjX0CbW03c

 

Mariangela Ragno

Nata in Sardegna precisamente a Cagliari nel 1993. Aspirante Writer. Sognatrice incallita, esperta di moda soprattutto nel campo dell’Hair. Ho collaborato per diversi anni nel campo dell’Hairstylist e della moda. Mi ha da sempre appassionato viaggiare per scoprire nuove culture e la musica in tutte le sue declinazioni.

Potrebbe interessarti anche