Sanremo 2022, Festival dei record, ma c’è chi comunque fa polemica e contesta l’esibizione di Jovanotti e Morandi

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2022-02-05

Oltre il 60% di share, punte di 14 milioni di telespettatori nella sola puntata di ieri, pubblico incollato alla TV fino a quasi le 2 di notte, un cast stratosferico, superospiti e una serata delle cover pazzesca, ci si aspetterebbe un consenso comune, un plauso a chi ha organizzato lo show, invece c’è chi oggi …

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Oltre il 60% di share, punte di 14 milioni di telespettatori nella sola puntata di ieri, pubblico incollato alla TV fino a quasi le 2 di notte, un cast stratosferico, superospiti e una serata delle cover pazzesca, ci si aspetterebbe un consenso comune, un plauso a chi ha organizzato lo show, invece c’è chi oggi in conferenza stampa non ha trovato meglio da fare che contestare l’esibizione a sorpresa di Jovanotti con Gianni Morandi. Sì, avete letto bene, uno dei momenti più belli della serata è stato messo sotto la lente di ingrandimento da alcuni giornalisti, pochi in verità, che pur riconoscendo i meriti della serata hanno contestato l’esibizione di Jovanotti con Morandi sostenendo che il “ragazzo di Monghidoro ” sia stato favorito dall’esibizione con Lorenzo.

Un cercare il pelo nell’uovo abbastanza fastidioso, che ha innervosito anche il sempre composto Amadeus che ha che trovato grottesco contestare l’aver visto Jovanotti e Morandi sul palcoscenico soprattutto a fronte di un consenso popolare che supera il 60%. Non c’è Festival senza polemica, ma a volte bisognerebbe avere anche l’onestà intellettuale di saper tacere. La supponenza di taluni esponenti della carta stampata, questo ergersi a continui censori, sembra più un modo per rivendicare lo status di critici a prescindere che di reale interesse per ciò che è scaduto. Sanremo è nazional popolare, ha trovato il consenso di tutti e i risultati lo dimostrano, se un nugolo sparuto di giornalisti non è d’accordo ce ne faremo una ragione.

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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