Micol Incorvaia vittima di DeepNude: quando l’intelligenza artificiale incontra gli haters. 

di Samanta Santoro

Pubblicato il 2023-08-17

Nelle ultime ore, sta girando su Twitter una foto modificata da un’app di intelligenza artificiale che ritrae Micol Incorvaia completamente svestita. Sta diventando sempre più complesso placare l’odio e la diffamazione sui social da parte di molti utenti, che spesso utilizzano profili falsi creati ad hoc per avere una certa parvenza di libertà e attuare …

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Nelle ultime ore, sta girando su Twitter una foto modificata da un’app di intelligenza artificiale che ritrae Micol Incorvaia completamente svestita.

Sta diventando sempre più complesso placare l’odio e la diffamazione sui social da parte di molti utenti, che spesso utilizzano profili falsi creati ad hoc per avere una certa parvenza di libertà e attuare l’ormai divampante fenomeno problematico di disimpegno morale.

Comportamenti di dislocamento della propria responsabilità e deumanizzazione dell’altro, spesso di personaggi pubblici, che non vengono considerati come persone ma come oggetti che meritano di essere insultati, denigrati e diffamati principalmente a parole e da ora anche con la divulgazione di immagini e video modificate con delle app di IA. Mezzi che possono svestire il soggetto ripreso o addirittura modellarlo in posizioni sessuali esplicite.

Ed è proprio quello che è successo all’ex gieffina, avvisata immediatamente dalle sue fans per poter procedere legalmente contro l’autore che imperterrito continua a divulgare tale foto.

Il DeepNude colpisce l’ex gieffina Micol Incorvaia

Micol Incorvaia, l’ex gieffina dell’ultima edizione del Grande Fratello vip 7 è stata vittima del Deepnude, ovvero la modifica di foto e video, ma anche fotomontaggi, dove il soggetto completamente ignaro viene denudato completamente. La foto è stata presa dall’Instagram di Micol, modificata e divulgata in modo persistente su Twitter per poter umiliare sessualmente l’ennesima donna e generare del becero hate speech senza successo, in quanto tutti i fandom si sono uniti contro l’hater e hanno dato manforte all’ex gieffina.

Questo fenomeno si sta divulgando sempre di più grazie una risorsa valida come intelligenza artificiale, che purtroppo ha anche degli aspetti negativi. Da qualche anno, pare che molte donne siano state vittime del DeepNude, a causa di alcune semplicissime app accessibili a chiunque che permettono di azionare varie funzioni errate su qualsiasi immagini e video, se scoperte da menti deviate che non vedono l’ora di dar libero sfogo alle proprie perversioni e frustrazioni sui social network.

Analogo allo scandalo di qualche anno fa, dove tantissimi utenti si scambiavano foto di ex fidanzate, compagne, sorelle, amiche, figlie con annessi commenti irripetibili in una chat di Telegram. Quali possono essere le conseguenze se davvero basta prendere una foto o un video sui social per poter denudare una persona?

La legge c’è, ma ha ancora delle grandi lacune normative da dover adattare al nuovo fenomeno. Possiamo solo auspicare in un rinforzamento della legge per la tutela di tutte le persone che sono vittime dell’ennesimo tentativo di denigrazione a sfondo sessuale sui social network, ma soprattutto per poter prevenire l’aumento di casi di pedopornografia e di divulgazione di immagini e video pornografici a discapito di donne sconosciute completamente ignare che potrebbero ritrovarsi nella trappola di una realtà online perversa e immorale nelle mani di haters e deviati.

Cosa ne pensate?

 

Samanta Santoro

Samanta Santoro, aspirante giornalista. Laurea triennale in Educatrice socio culturale. Iscritta alla magistrale in Comunicazione, Media digitali e Giornalismo. Appassionata di cronaca rosa, temi sociali, gender studies e psicologia. Amante del dare opinioni non richieste.

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