Eros Ramazzotti Day : Ramazzotti racconta il suo “no” alla Bellucci

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2021-07-13

Oggi 13 luglio si celebra l‘Eros Ramazzotti Day, un’intera giornata che il Corriere della Sera e Radio Italia solomusicaitaliana hanno voluto dedicare al cantautore romano, che in 35 anni di carriera ha venduto oltre 60 milioni di dischi, uno dei protagonisti indiscussi della musica italiana. Proprio in una intervista rilasciata al giornale di Via Solferino, …

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Oggi 13 luglio si celebra l‘Eros Ramazzotti Day, un’intera giornata che il Corriere della Sera e Radio Italia solomusicaitaliana hanno voluto dedicare al cantautore romano, che in 35 anni di carriera ha venduto oltre 60 milioni di dischi, uno dei protagonisti indiscussi della musica italiana. Proprio in una intervista rilasciata al giornale di Via Solferino, il cantautore si è raccontato un pò, rivelando anche particolari inediti sulla sua vita e sul suo percorso musicale

“Avrò avuto 4-5 anni. La musica era in casa: papà cantava e anche il nonno, che non ho mai conosciuto, era musicista. Il momento in cui ho pensato che potesse essere la mia strada fu quando Ravera mi fece fare Castrocaro. Quella della periferia – ha proseguito il cantautore – è una sensazione che non muore mai e ti resta sempre dentro. Un’esperienza bellissima che mi ha temprato in positivo. La famiglia, però, è stata fondamentale: mio padre e mia madre sono state le persone giuste per crescere nella maniera migliore. Da quelle parti mi sembra che il tempo sia fermo, vedo gli amici di allora che hanno vite semplici e felici, ogni tanto mi vengono a trovare in giro per il mondo. Proprio loro mi hanno dedicato un murales sulla facciata di una casa vicino a quella dove sono nato e cresciuto: lo hanno inaugurato a ridosso del primo lockdown e non vedo l’ora di poter andare a vederlo”.

Eros ha raccontato anche del gran dolore provato per la perdita della madre, dalla quale ha preso tutto il lato caratteriale, una perdita immensa che lo ha molto provato, ha tenuto a ricordare il carattere forte e deciso della mamma, una calabrese doc, che lo ha sostenuto e incitato a perseguire tenacemente le sue ambizioni. Inoltre il cantautore ha voluto ricordare due “no” molto difficili che ha dovuto dire nella sua carriera, uno lavorativo ed uno personale “Negli anno 90 Clive Davis mi voleva a New York per lanciare la mia carriera in America. Ma avevo bisogno di stare in famiglia con Michelle, Aurora stava per arrivare. Gli direi ancora no. Non sono uno che cerca il successo. Quello privato? A Monica Bellucci. Era un momento in cui sia lei che io eravamo liberi. È rimasto un bel ricordo”.

Rumors sulla coppia Ramazzotti/Bellucci erano circolati dopo una ospitata dei due a “Stasera Pago Io” con Fiorello, in quella occasione il cantautore romano dedicò “Più bella cosa” all’attrice, pettegolezzi poi caduti nel vuoto e invece a quanto pare a distanza di anni Ramazzotti in persona ha rivelato che qualcosa c’era.

Per gli amanti del cantautore romano appuntamento per l’intera giornata su Radio Italia solomusicaitaliana.

https://www.instagram.com/p/CRRDBeNKyVT/

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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