Ai Battiti Live Pretelli preferisce quelli della Salemi e del web

“L’ Estate più Calda” è sempre più calda, il tormentone estivo di Pierpaolo Pretelli ha raggiunto il milione e mezzo di visualizzazioni su youtube e 500.000 contatti su Spotify, un gran risultato considerando che il singolo è uscito poco meno di due settimane fa. Un fenomeno musicale quello di Pretelli che ha solleticato gli utenti del web e coloro che ascoltano musica, facendo richiedere insistentemente il passaggio del singolo per radio e la partecipazione del modello di Maratea a “Battiti Live”, uno dei pochi programmi televisivi che d’estate parlano di musica e che vuole immodestamente ripercorrere i fasti del Festivalbar, già così il paragone fa rabbrividire, ci ha pensato la stessa Mediaset a dare al programma musicale la collocazione che gli spetta, relegandolo su Italia1, come ad invitare i telespettatori a non farsi illusioni.

Ma davvero Pretelli avrebbe bisogno di partecipare a un programma del genere? Di vetrina musicale non si può parlare e i cantanti che vi partecipano sono quasi tutti in promozione spinti dalle proprie case discografiche o perchè sono lautamente pagati dagli sponsor del programma, inutile trincerarsi dietro il “ma ci vanno tutti”, non ci vanno senz’altro per un ritorno di immagine, ma per profitto, se in un paese tutti i bar più grandi la sera sono chiusi chi vuol bere qualcosa si rifugia nel piccolo pub di periferia, quello di modeste pretese dove la cassiera che è lì perchè ha sposato il proprietario ti convince a rimanere con un battito di ciglia o ti ringrazia con un colpetto sul cuore.

Ha bisogno di questo Pretelli? A nostro avviso no, lui dalla sua parte ha il suo popolo web e l’amore di Giulia Salemi che oltre ad essere la donna che ama è colei che ha creduto per prima nelle sue capacità, colei che lo sprona ed è la sua prima tifosa, beh indubbiamente meglio stare con lei che frequentare un pub di periferia. Nella vita si fanno delle scelte e a nostro modesto avviso al momento Pretelli ha fatto la migliore, sà di avere un buon prodotto per le mani e decide lui dove e come farlo ascoltare, lui sà quando e come mostrare il suo gioiello musicale, il sogno probabilmente di una vita non è disposto a sprecarlo in un pub di periferia, a pochi ma buoni, meglio la qualità che la quantità.