Sonia Lorenzini, lo aveva detto e lo ha fatto, era un anno che parlava di questo viaggio, ha preso un Van del 1973 e lo ha completamente trasformato facendolo somigliare più a un “camper” che ad un’auto d’epoca e “Alberto”, questo è il nome con cui l’influencer lo ha battezzato il suo dovere lo sta facendo, certo a volte gli anni e la fatica del mezzo si sono fatti sentire, il viaggio è stato interrotto un paio di settimane e poi è stato ripreso. Dalla Toscana al Sud Italia toccando quasi tutte le regioni e incontrando tante persone, un viaggio attraverso l’Italia, la sua gente, ma soprattutto un viaggio dentro sé stessa con il grande obiettivo di arrivare in Sicilia.
Tanti i posti visitati, tanta gente conosciuta, dormendo quasi sempre in libera nel Van preferibilmente davanti al mare, foto su Instagram e post a documentare l’impresa che sta compiendo pressocchè in solitaria con Mina, la sua amica più cara un french bulldog, a volte in compagnia di qualche amico, attualmente con la sua amica Agnese con lei da Ferragosto, da Roma fino in Puglia passando per Maratea, un tour attraverso le piccole realtà locali e turistiche, controllando personalmente che il Van sia a posto, intervenendo alle 4 di mattina su un finestrino che non vuole fare il suo dovere, postando su Instagram i sorrisi e l’affetto della gente che incontra e i clacson delle automobili che riconoscono il Van e la salutano.
E’ una Sonia che non conoscevamo quella che sta uscendo fuori da questa esperienza, determinata, decisa, ostinata, ma anche solare, simpatica e un po’ matta come il pubblico televisivo ha avuto modo di conoscerla ed apprezzarla durante Uomini e Donne o al Grande Fratello Vip. Un’estate on the road deve essere una di quelle esperienze che ti porti dentro tutta la vita, in un’auto d’epoca ancora di più, senza aria condizionata, servosterzo e cambio automatico, con i finestrini che si alzano e abbassano a manovella, fermandosi ogni ora per fare riposare il mezzo, facendosi la doccia con una pompa attaccata a due cassoni d’acqua posti sul tetto, senza navigatore e con la connessione internet non sempre presente, lontanissima dal progresso e da cose che ormai per tutti rappresentano la normalità.
Ci auguriamo che porti a termine la sua missione che arrivi con “Alberto” in Sicilia e che continui a regalarci attraverso i suoi occhi l’immagine di un’ Italia meno conosciuta, quella delle piccole realtà locali, delle attività artigianali forse dimenticate ma grande patrimonio culturale e soprattutto che trovi ciò per cui forse questo viaggio è cominciato, l’umanità della gente senza sovrastrutture e senza le maschere che forse la quotidianità a volte ci impone di indossare.
Grazie Sonia sta servendo a te, ma anche a noi.
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