GF Vip, Sonia Bruganelli “Bonolis mi ha aiutata nel campo della produzione televisiva non volevo diventare famosa”

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2022-01-24

Amata, odiata, temuta, questi tre aggettivi descrivono la partecipazione di Sonia Bruganelli al Grande Fratello Vip, da conosciuta solo dagli addetti ai lavori a personaggio popolare grazie al reality più famoso d’Italia con relative critiche o apprezzamenti. Intervistata da RTL 102,5 la moglie di Paolo Bonolis ha parlato dei suoi inizi e della sua esperienza …

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Amata, odiata, temuta, questi tre aggettivi descrivono la partecipazione di Sonia Bruganelli al Grande Fratello Vip, da conosciuta solo dagli addetti ai lavori a personaggio popolare grazie al reality più famoso d’Italia con relative critiche o apprezzamenti. Intervistata da RTL 102,5 la moglie di Paolo Bonolis ha parlato dei suoi inizi e della sua esperienza come opinionista del GF Vip : “Tutti pensano che  Paolo mi abbia aiutata perchè io volessi diventare famosa. Mi ha aiutata in un altro campo che era quello della produzione televisiva” Poi parlando del Grande Fratello ha detto : “ll lunedì è una giornata abbastanza serena, ho la mattinata libera e mi guardo il daytime per capire i meccanismi all’interno della casa”

Il discorso è poi è andato ai suoi inizi professionali, Sonia Bruganelli ha cominciato a lavorare recitando nei fotoromanzi : “E’ sempre stata la mia passione la televisione, ho avuto la fortuna che appena diplomata è uscita la nuova facoltà di scienze delle comunicazioni, non sono riuscita a entrare la prima ondata, poi ho avuto la fortuna di poter studiare e iniziare a lavorare nel settore che mi piaceva, grazie all’incontro con quello che poi è diventato mio marito. Paolo Bonolis l’ho conosciuto in televisione. Per mantenermi all’università facevo fotoromanzi, nell’ultimo anno di università l’ho conosciuto perché ho fatto delle promozioni nel suo programma”.  E sulle critiche, piovutele addosso per alcune sue prese di posizione durante il reality, ha risposto : “o cerco di essere un pochino normale, di dire quello che penso, credo che sia il motivo per cui Alfonso Signorini mi ha voluto lì, essendo un amante dei cambiamenti delle persone, un pochino tutti siamo influenzabili, ogni tanto provoco cercando di pungolarli un po’, questa cosa può piacere o no. In realtà sono dell’idea che non siamo tutti uguali”.

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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