Ferragnez, sotto il video con i bambini insulti e minacce, l’odio social non si ferma neanche davanti ai minori

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2024-01-02

L’idea è stata carina, fare festeggiare ai bambini l’Ultimo dell’Anno in un orario a loro più congeniale, il tutto documentato in un reel Instagram in cui è evidente che il countdown sia avvenuto con tre ore di anticipo. Chiara Ferragni insieme a Fedez, ai figli Leone e Vittoria e un numero selezionatissimo di invitati accompagnati …

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L’idea è stata carina, fare festeggiare ai bambini l’Ultimo dell’Anno in un orario a loro più congeniale, il tutto documentato in un reel Instagram in cui è evidente che il countdown sia avvenuto con tre ore di anticipo. Chiara Ferragni insieme a Fedez, ai figli Leone e Vittoria e un numero selezionatissimo di invitati accompagnati dai loro figli piccoli, hanno messo in scena il fake new year’s eve, il tutto in una atmosfera festosa e lontana dal chiasso che ha accompagnato la nota vicenda dei pandori.

L’occasione è stata di quelle festose, in un ambiente, quello del nuovo attico a City Life, dove l’influencer digitale si sente protetta, nonostante tutto, pur con il sorriso delle occasioni migliori è apparsa abbastanza provata nella sua prima uscita social dopo la vicenda che la ha vista coinvolta in prima persona. Chiara Ferragni è ferma sui social da diversi giorni con un danno economico non indifferente, per la sua attività ogni giorno di stop sono migliaia di euro che vanno in fumo e in dieci anni è la prima volta che si produce in una assenza così prolungata.

Insomma un quadro generale dal punto di vista economico non esaltante, non che la Ferragni abbia bisogno dello stipendio mensile per poter continuare a vivere, ma il danno di immagine che ne sta derivando non è indifferente, molti brand con cui collabora si stanno ritirando e con loro anche parecchi follower fruitori dei beni che lei promuove. In un quadro non proprio esaltante gli haters sotto il video pubblicato per festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo con i bambini, si sono profusi in insulti e provocazioni.

L’ODIO DAL WEB

“Mentire ai bambini e un marchio di fabbrica a quanto vedo” si legge su un commento accompagnato da una risata sarcastica, “Poverina è distrutta psicologicamente, datele una fetta di pandoro così si riprende” si legge su un altro, per poi salire in acrimonia  “Non ti vogliamo più vedere“, “Hai ancora voglia di festeggiare?“, “Vai a nasconderti“. Una galleria degli orrori simili a cani che si avventano sul leone ferito a terra, perchè purtroppo per molti Chiara non è la donna che ha investito su una sua idea e ha creato un impero economico, ma è colei che ce la ha fatta e che conduce una vita che gran parte di chi la attacca non può permettersi.

Il non vedere chi ce l’ha fatta a realizzarsi come un esempio, ma a soffrirlo come un nemico da combattere è uno dei grandi mali della società attuale in cui piangersi addosso è uno degli sport più diffusi. C’è anche chi la sua frustrazione la ha sfogata sullo store della Ferragni in Via del Babuino a Roma, vetrine imbrattate e frasi offensive quali “Truffatrice” e “Bandita”, una vigliaccata ripresa da tutti i portali per sottolineare il dispetto a Chiara non l’illegalità di chi ha commesso il gesto, tantomeno solidarietà verso i dipendenti del negozio, che forse si ritroveranno con giornate di lavoro perse.

Essere truffatori o banditi non significa a volte esserlo fattivamente, si può essere truffatori e banditi nell’animo o nei comportamenti, anche nascondersi dietro l’anonimato per offendere significa truffare, vuol dire rinunciare alla propria identità per vestire i panni impropri del giudizio. Alla base di tutto ci sarebbe da vivere al massimo la propria vita investendo sulle proprie capacità laddove ce ne siano invece di guardare con invidia a quelle degli altri, aspettando la prima caduta di chi non piace per attaccare, chi è forte si rialza sempre, sappiatelo, chi è debole resterà sempre indietro a soffrire per i successi altrui.

Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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