Chiara Ferragni, anche la Coca-Cola si ritira, nessun accordo per il 2024

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2024-01-05

Più passano i giorni più ci si rende conto di quanto la Ferragni, sia invidiata e temuta da coloro che non vedono in lei una imprenditrice e donna di successo, ma un personaggio da criticare e dileggiare al minimo passo falso. La vicenda pandori Balocco non è altri che l’esempio di un messaggio commerciale sbagliato, …

article-post

Più passano i giorni più ci si rende conto di quanto la Ferragni, sia invidiata e temuta da coloro che non vedono in lei una imprenditrice e donna di successo, ma un personaggio da criticare e dileggiare al minimo passo falso. La vicenda pandori Balocco non è altri che l’esempio di un messaggio commerciale sbagliato, fermo restando il fatto che a differenza di altri, Chiara ha donato di tasca sua un milione alla Associazione a cui era rivolta l’iniziativa benefica. Distruggere è più facile che costruire verrebbe da dire, è il sentire di una società in cui vige il giudizio e l’invidia e in cui purtroppo gran parte delle persone su cento cose fatte bene prende a pretesto una delle poche venute male per sminuire e attaccare.

Chiara Ferragni, come ampiamente detto nei giorni scorsi, sta pagando in prima persona il fatto di essere una self made woman che ha inventato un modo di investire su sè stessa creando un redditizio indotto economico, di non essere percepita come un punto di riferimento o una risorsa, ma come una persona da sminuire e osteggiare. E’ la solita storia della più bella e più brava della classe, della quale forse si imitano le movenze e il modo di parlare, ma di cui non si riesce ad emulare le gesta.

Più facile attaccare il “nemico” quando è a terra ferito piuttosto che apprezzarlo e cercare di emularlo quando è in forma, purtroppo di poiane appollaiate sull’albero per approfittare dell’assenza o degli infortuni di chi si teme ce ne sono tante, ciò che dispiace è vedere chi dovrebbe dare una mano scappare quando un infortunio altrui potrebbe in qualche modo danneggiare anche loro.

La vicenda di Chiara Ferragni ricorda un pò l’Italia Mondiale del 2006 travolta dallo scandalo Calciopoli, tutti gli sponsor o quasi abbandonarono la nave per poi cercare di trovare pretesti per  salire sul carro del vincitore una volta che le sorti tornarono favorevoli. Il voltafaccia all’imprenditrice prima di Safilo e ora di Coca-Cola, ha un pò il sapore della codardia, soprattutto appare molto strano che un colosso come l’azienda americana più famosa nel mondo tema di poter ricevere danni da uno scandalo che si sta ingigantendo ad arte oltremisura.

Ciò che imbarazza di più è che Coca-Cola non abbia dato una motivazione valida all’interruzione della collaborazione con l’influencer, ma si sia trincerata dietro un comunicato in cui si informa che non saranno usati i contenuti da lei registrati e che sarebbero dovuti andare in onda a ridosso del Festival di Sanremo, il tutto senza dare spiegazioni :

“Abbiamo lavorato con Chiara in Italia nel 2023, anche per alcune riprese tenutesi lo scorso dicembre. Al momento non prevediamo di usare questi contenuti”

Un’altra azienda e un altro sponsor che sospende i rapporti con l’influencer, proprio nel momento in cui una prova di forza e di coraggio sarebbe stata quella di rimanere al suo fianco, siamo convinti che il danno di immagine in questo episodio non lo abbia subito Chiara, ma la Coca-Cola, una azienda leader a livello mondiale dovrebbe ben sapere che le donne forti si rialzano sempre, ma soprattutto che ben ricordano chi è stato loro vicino quando tutti cercavano di impedire che si rialzassero, una riflessione in tal senso sarebbe stata più che opportuna.

 

Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

Potrebbe interessarti anche