Tale e Quale Show: Un grande Pretelli fa dimenticare un imbarazzante Malgioglio, standing ovation!

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2021-10-29

Quando Pretelli entra sul palcoscenico di Tale e Quale Show è Ultimo, questa volta le truccatrici hanno superato sé stesse e il volto stupefatto di Loretta Goggi ne è la dimostrazione, al resto ci pensa Pretelli ad emularne gestualità ed intonazione, se invece di scambiare il talent per una gara di canto gli si desse …

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Quando Pretelli entra sul palcoscenico di Tale e Quale Show è Ultimo, questa volta le truccatrici hanno superato sé stesse e il volto stupefatto di Loretta Goggi ne è la dimostrazione, al resto ci pensa Pretelli ad emularne gestualità ed intonazione, se invece di scambiare il talent per una gara di canto gli si desse la giusta collocazione Pierpaolo sarebbe primo in classifica, non c’è settimana in cui non si sia calato completamente nel personaggio da imitare, riproducendone i passi, le movenze, mettendone in risalto anche le caratteristiche fisiche i tic. A Ultimo che porta il tempo con la mano come se fosse un metronomo forse non ci ha mai fatto caso nessuno forse qualche addetto ai lavori, Pierpaolo stasera è riuscito a prendere anche quella particolarità e a portarla sul palco, frutto di uno studio ed una osservazione minuziosa del personaggio, le imitazioni e il canto sono il suo terreno ideale e il programma è quello ideale per le sue caratteristiche.

Un personaggio di per sé difficile a cui il modello di Maratea è riuscito a prendere l’anima, la vocalità all’inizio è la stessa perde qualche nota ma questa settimana l’emozione non c’è e riesce con padronanza a mangiarsi il palco e a portare a termine una esibizione superlativa per difficoltà di esecuzione. Il cantante di San Basilio è tra i più ostici da riprodurre è un cantautore che fonde il pop all’ hip hop, che cambia tonalità all’improvviso, uno stile musicale che sarebbe capace di mettere in difficoltà anche i cantanti affermati, ma Pretelli no perché quando entra in un personaggio non è più lui ma il personaggio che sta imitando, caratteristica comune a pochi, il ragazzo si farà ha ragione la Goggi, che ancora una volta ammirata ne ha tessuto le lodi, come anche Panariello questa volta poco incline alle uscite fuori  luogo di  un Malgioglio ormai lontano parente del grande artista che è stato, ormai diventato la caricatura di sé stesso un Renato Zero de noantri a cui forse ha rubato i vestiti di certo non l’anima e la passione musicale.

Il giudizio di Malgioglio anche questa sera lascia il tempo che trova, si diverte a sfottere chi lo critica sui social, ma non apporta nulla all’economia dello show, qualcuno lo informi che non si tratta di Sanremo Giovani ma di tutt’altro e che forse sarebbe davvero arrivato il momento di svestire i panni obsoleti della Queen per tornare ad essere la vecchia gloria della musica che è stato invece che farsi guardare con noia e una punta di imbarazzo da chi come lui sta lì per giudicare e non per deridere sistematicamente chi si esibisce.

Pretelli è il nuovo che avanza chi ancora non lo ha capito se ne facesse una ragione, potrà arrivare primo, secondo terzo, penultimo, ultimo, poco importa, la sua battaglia la ha vinta, 7 personaggi riprodotti alla perfezione con il piglio del grande professionista, questo è ciò che si è visto, le chiacchiere sterili le lasciamo ai perditempo.

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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