Selena Gomez: “Ero la più seguita del mondo su Instagram, poi l’ho disinstallato e sono rinata”

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2021-08-24

In un’epoca in cui Instagram è terreno di cacciatori di followers, le parole di Selena Gomez somigliano un pò alla voce di uno che grida nel deserto, ma che colte anche in parte sono la dimostrazione che uscire anche per brevi periodi dai social può far bene non solo alla propria vita “sociale” intesa nel …

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In un’epoca in cui Instagram è terreno di cacciatori di followers, le parole di Selena Gomez somigliano un pò alla voce di uno che grida nel deserto, ma che colte anche in parte sono la dimostrazione che uscire anche per brevi periodi dai social può far bene non solo alla propria vita “sociale” intesa nel vero senso della parola,  incontrare persone in carne ed ossa invece che attraverso uno schermo, che al proprio benessere interiore.

Quattro anni fa Selena era la persona al mondo più seguita su Instagram, quando ad un certo punto decise di cancellare l’applicazione dal suo telefono, oggi a 29 anni l’attrice ha voluto raccontare a Elle Magazine le motivazioni di una scelta simile, qui di seguito i passi più significativi dell’intervista:

“Mentre milioni di fan la amavano, si trovava a combattere con la negatività che spesso emerge nei commenti. Si domandò allora: “Qual è il senso di tutto questo?”. Fare visita ai bambini in ospedale, ricevere fan che le confessano quanto una sua canzone li abbia aiutati, sono cose più importanti che postare una foto a caso delle unghie. “Mi dicevo: devo fare qualcosa. Quando non ci sarò più, voglio che la gente mi ricordi per la mia generosità”. E così, nel 2017, passò le redini (e le password) dei suoi account social alla sua assistente. Foto e didascalie continuano a venire da lei, ma non le posta più direttamente.

“Non ho più Instagram sul mio telefono, così non ho più la tentazione. Improvvisamente ho dovuto imparare a stare con me stessa. Non è stato facile, perchè in passato potevo rimanere ore a guardare la vita della gente. Per circa due anni mi sono ritrovata a spiare i feed degli altri per poi realizzare: “Ma io questa persona nemmeno la conosco!”. Ho speso anni nel tentativo di assomigliare agli altri. Vedevo un’immagine e mi chiedevo: “Perchè anch’io non sono così?”. Non mi faceva bene per niente. Ora invece mi informo nella maniera corretta. Quando i miei amici hanno qualcosa da raccontarmi mi chiamano e dicono: “Oh, ho fatto questo”, non dicono più: “Hey, hai visto il mio post?”

Qualcuno ci vuole provare?

 

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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