Johnny Depp, le prime parole dopo la sentenza, i motivi per cui ha accettato che fatti privati diventassero show

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2022-06-03

La lunga requisitoria tra gli ex coniugi Depp ha avuto il primo verdetto, ma Amber Heard ha già fatto sapere che presenterà appello contro la condanna comminatale, non possiede i 15 milioni di dollari che la giuria ha sentenziato debba versare all’ex marito a titolo di rimborso. Ci sarà quindi un secondo atto di questa triste …

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La lunga requisitoria tra gli ex coniugi Depp ha avuto il primo verdetto, ma Amber Heard ha già fatto sapere che presenterà appello contro la condanna comminatale, non possiede i 15 milioni di dollari che la giuria ha sentenziato debba versare all’ex marito a titolo di rimborso. Ci sarà quindi un secondo atto di questa triste vicenda divenuta malgrado tutto virale e che ha portato a diventare show i fatti privati di 2 persone, che sarebbe stato opportuno non avessero avuto l’eco mediatica che hanno suscitato. E mentre Amber Heard ha giudicato la sentenza una sconfitta per tutte le donne, Johnny Depp si è detto molto soddisfatto per l’esito del processo, i 7 giurati hanno riconosciuto che le affermazioni sul Washington Post dell’attrice nel 2018 costituiscono diffamazione per l’attore, al contrario i giurati hanno riconosciuto di natura inferiore le accuse della moglie che riceverà comunque da Depp 2 milioni di dollari di indennizzo.

Queste le parole di Depp subito dopo la sentenza :

La giuria mi ha restituito la vita, sono davvero onorato. Sei anni fa è cambiata per sempre la mia vita, la vita dei miei figli, delle persone a me più vicine e di tutte quelle persone che per tanti anni mi hanno sostenuto e hanno creduto in me. Tutto questo in un battito di ciglia. Accuse false, molto gravi, per condotte criminali sono state mosse contro di me attraverso i media, sebbene nessuna accusa sia mai stata formalizzata. In un nano secondo tutto questo ha fatto per due volte il giro del mondo e ha avuto un impatto devastante sulla mia vita e sulla mia carriera. Dopo 6 anni, la giuria mi ha ridato la vita. La mia decisione di portare avanti questa causa, sapendo molto bene quanto fossero alti gli ostacoli legali che avrei dovuto affrontare e sapendo che inevitabilmente la mia vita sarebbe diventata uno show, è stata presa solo dopo una lunga riflessione. Fin dall’inizio, l’obiettivo era quello di rivelare la verità, indipendentemente dall’esito. Il meglio deve ancora venire e un nuovo capitolo è finalmente iniziato. Veritas numquam perit. La verità non muore mai

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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