martedì, Maggio 7, 2024

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Filippo Bisciglia, il giudizio della diversità contro la libertà dell’essere

Filippo Bisciglia, conduttore 46 enne di Temptation Island e compagno di Pamela Camassa, posa libero e spensierato per Gaelle Paris.

Il noto brand di abbigliamento l’avrebbe scelto come sponsor e lui, incurante del giudizio, posa senza filtri con vistoso make up sul viso e indumenti femminili.

Le parole di Filippo

“Nessuno al mondo deve essere giudicato come strano o diverso, libertà”.

Una frase emblematica, che Filippo regala nel post che accompagna le immagini del servizio fotografico.

Il conduttore si fa portavoce di una “Libertà dell’essere” troppo spesso negata e racchiusa da canoni o restrizioni che la società moderna impone.

Filippo non si nasconde mentre contorna le sue labbra con un rossetto rosso fuoco o valorizza i suoi splendidi occhi con matita nera.  Il conduttore con questo gesto fa capire che il suo desiderio recondito, sia quello di un mondo in cui non esistano etichette o pregiudizi, ma soltanto esseri umani privati di qualsiasi congettura o preconcetto e dediti soltanto all’essenza.

Sui social, Bisciglia, raccoglie tantissimi pensieri positivi in merito alle sue foto:

  • “In versione Achille Lauro! Wow”
  • “Fili tu saresti fantastico pure con un sacchetto della spazzatura addosso!”
  • “Saresti molto bello transgender”
  • ”Mettiti come vuoi sei sempre un gran figo… e comunque sposo il tuo pensiero in pieno”

Contro Filippo

Come per tutti gli argomenti, anche quello della libertà d’essere è un pensiero che divide e quindi, inevitabilmente, sotto il post di Filippo troviamo commenti anche negativi tra cui:

“Niente in contrario però stiamo andando fuori pista mi dispiace”.

Poi c’è chi mette a tacere tutti con un pensiero che dovrebbe risiedere nelle menti di ciascuno:

“Raga: che Filippo sia eterosessuale, gay o di qualsiasi altro genere a voi che ca**o ve ne frega? Vivete e lasciate vivere, che vita triste che avete a commentare quella degli altri! Ps: Filippo sei un figo con il rossetto e la pelliccia, con qualsiasi cosa che indossi o che hai in volto”.

Siamo la società del politicamente corretto che di corretto ha ben poco, siamo uomini e donne che vivono la diversità non come normalità ma come ostacolo, come se qualcuno avesse una colpa della sua diversità.

Ma in realtà che cosa identifica la diversità?

Ognuno di noi è diverso perchè non siamo un mondo di replicanti ma di singole entità che vivono assieme in libertà, o almeno dovremmo. Perchè l’omologazione non spaventa e la diversità si?

Perchè il nostro sistema si basa sull’accettazione dell’ uguale e il ripudio del “Diverso”, con così tanta freddezza da diventare noi stessi bersaglio di un “Altro” ipotetico che ci potrebbe ritenere in egual modo diversi.

Essere a questo mondo non è un diritto acquisito.

Essere a questo mondo dovrebbe essere una costante nella vita di ognuno di noi, le diversità così delineate servono solo a creare divari, a creare divergenze e lotte. Quando l’uomo capirà che la ricchezza più grande su cui potrà sempre contare è proprio la sua unicità, capirà anche che non è il diverso a dover spaventare ma il gregge che vuole creare.

“Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, prendi l’occasione per comprendere”.

 

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Mariangela Ragno
Mariangela Ragno
Nata in Sardegna precisamente a Cagliari nel 1993. Aspirante Writer. Sognatrice incallita, esperta di moda soprattutto nel campo dell’Hair. Ho collaborato per diversi anni nel campo dell’Hairstylist e della moda. Mi ha da sempre appassionato viaggiare per scoprire nuove culture e la musica in tutte le sue declinazioni.

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