sabato, Maggio 18, 2024

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“E’solo una modesta tela”, Sgarbi spegne gli entusiasmi sul ritrovamento de “La Gioconda” a Montecitorio

Vittorio Sgarbi ha stroncato sul nascere l’entusiasmo del questore D’Uva che a fronte di un ritrovamento di una tela de La Gioconda in uno scantinato di Montecitorio ha sostenuto potesse trattarsi di un originale di Leonardo Da Vinci “Si tratta di una copia del quadro del Louvre realizzata dalla bottega di Leonardo, forse addirittura con la sua stessa collaborazione“, ha dichiarato entusiasta il questore. Immediata è arrivata la risposta del critico d’arte che dopo aver apostrofato D’Uva con il famoso epiteto “capra” in un lungo comunicato affidato al proprio ufficio stampa ha smontato la tesi, queste le parole di Vittorio Sgarbi :

Quello che alla Camera dei Deputati è stato annunciato come un “capolavoro di Leonardo: una seconda Gioconda” è in realtà “un modesto dipinto di arredamento. Non l’ombra, ma l’incubo di Leonardo. Una modesta tela esposta in un palazzo pubblico, nell’Ufficio del Questore di Montecitorio, è stata fatta passare come una seconda Gioconda di Leonardo, che, per inciso, ha fatto fatica (ci ha messo 5 anni) a dipingerne una

Dopodichè ha affondato il colpo :

L’eccitazione di menti ottenebrate ha evocato con grande suggestione magazzini, depositi, polvere, evitando l’unica parola pertinente: arredamento! E cioè quello che solitamente, provenendo dai depositi di un museo (in questo caso dalla Galleria Nazionale Borghese) viene chiesto, a partire dalla Camera e dal Senato, e poi da ambasciate e prefetture, per arredare sale aperte al pubblico, come da anni è Montecitorio. Tutto quello che meritava di essere restituito ai musei, lo è stato nei decenni scorsi attraverso una commissione che io ho guidato. Quello che è rimasto, ad eccezione di un “Ratto d’Europa” di Giandomenico Ferretti, di troppe grandi dimensioni, è stato restituito ai musei. La copia di Leonardo, dipinta almeno 70 anni dopo la sua morte, non ha alcun valore artistico e indica soltanto la fortuna dell’opera, come le innumerevoli copie di grandi maestri. Tanto rumore per nulla
Niente di fatto quindi, per vedere La Gioconda bisognerà andare a Parigi.
Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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