Cina: stretta del Governo, vietate espressioni artistiche indesiderate, talent show e reality show

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2021-09-03

La Cina oscurantista mette il bavaglio alle espressioni artistiche, talent show vietati e stop agli artisti effeminati, l’ amministrazione statale per la radio, il cinema e la televisione ha emanato un decreto nel quale detta a gran forza la  necessità di “correggere con forza i problemi legati alla violazione delle leggi e della morale degli …

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La Cina oscurantista mette il bavaglio alle espressioni artistiche, talent show vietati e stop agli artisti effeminati, l’ amministrazione statale per la radio, il cinema e la televisione ha emanato un decreto nel quale detta a gran forza la  necessità di “correggere con forza i problemi legati alla violazione delle leggi e della morale degli artisti” e di instaurare un’atmosfera di “amore per il Partito comunista e il Paese“. In poche parole i mezzi di comunicazione quali radio, televisione e piattaforme on line “non sono autorizzate a trasmettere programmi che sviluppino idoli e spettacoli di varietà e reality show

L’ obiettivo secondo il Governo sarebbe quello di rafforzare i valori di unità e quelli rivoluzionari e del socialismo e instaurare un’atmosfera d’amore per il Partito Comunista Cinese. L’ Amministrazione ha inoltre ribadito la sua condanna verso quegli artisti che ricorrono a sotterfugi per non pagare le tasse o che dichiarano compensi inferiori a quelli maturati, il caso più recente ha interessato la scorsa settimana la popolare attrice cinese Zheng Shuang, alla quale è stata inflitta una multa da 46 milioni di dollari per evasione fiscale.

La notizia della stretta al mondo dello spettacolo giunge dopo quella della limitazione dell’intrattenimento on line che ha prodotto la cancellazione di numerose star del web, nonchè molti influencer hanno perso molto potere mediatico, un vero e proprio bavaglio alle forme artistiche e a internet. Nella Cina progressista e in aperta lotta economica per riuscire a superare il Giappone una azione del genere rappresenta un passo indietro verso l’occidentalizzazione,  alcuni si sono chiesti se azioni del genere sarebbero possibili in Occidente e se la Comunità internazionale si opporrà al bavaglio messo in atto da Pechino

A volte basterebbe leggere notizie del genere per capire quanto a volte la parola “dittatura” venga usata a vanvera in Italia.

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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