Vessicchio: “Amici? Una conquista per la musica”

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2021-07-25

Beppe Vessicchio torna a parlare di un suo vecchio amore “Amici” che lo ha visto tra i protagonisti quando il talent si chiamava “Saranno Famosi”, da allora il programma è si è trasformato cambiando anche nome. All’epoca si puntava molto sullo studio e la formazione, al maestro un inquadramento del genere piacerebbe perchè solo con …

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Beppe Vessicchio torna a parlare di un suo vecchio amore “Amici” che lo ha visto tra i protagonisti quando il talent si chiamava “Saranno Famosi”, da allora il programma è si è trasformato cambiando anche nome.

All’epoca si puntava molto sullo studio e la formazione, al maestro un inquadramento del genere piacerebbe perchè solo con l’esercizio quotidiano si possono ottenere progressi.

“Ho vissuto il passaggio da Saranno Famosi ad Amici. In quegli anni c’era l’idea che la didattica potesse essere di supporto alla crescita artistica di un ragazzo. Sono stato felice di sapere che alcuni giovani abbiano imparato in quell’occasione il linguaggio musicale e abbiano deciso di proseguire diplomandosi al Conservatorio. Questa è stata una conquista straordinaria perché oggi ci sono tanti artisti che passano sul palcoscenico ma che poi diventano meteore”

Queste sono state le parole di Vessicchio in un’intervista rilasciata a Superguidatv, inoltre ha poi continuato rivelando:

“Mi farebbe piacere essere di aiuto ai ragazzi ma non so se i talent possano aver bisogno di una figura di questo tipo. I tempi televisivi spesso sono stretti e non consentono di esercitare al meglio la funzione di docente. Quando ero ad Amici avevo una frequenza giornaliera con i ragazzi. In quel caso ho potuto appurare quanto l’immersione continua produca risultati dal punto di vista didattico”

Ai tempi del maestro dopo l’esperienza nella scuola molti ragazzi hanno voluto approfondire il discorso musicale iscrivendosi al conservatorio, il talent della De Filippi ha contribuito a portare la musica sia nelle case che renderla fruibile a tutti. I giovani hanno trovato una strada da seguire per coltivare le proprie aspirazioni personali.

Vessicchio nel frattempo è diventato una icona del Festival di Sanremo, ha diretto parecchi artisti e riguardo la vittoria dei Maneskin ha tenuto a precisare che la conquista del primo posto per un gruppo rock è stata una conquista per la musica e un messaggio di come il Festival possa parlare linguaggi musicali diversi.

“La vittoria dei Maneskin ha rappresentato un cambiamento. Siamo immersi in un vortice digitale e il lavoro dei Maneskin con strumenti tradizionali come il basso, la chitarra e la batteria riconduce alla formula classica della cantina in cui i ragazzi possono misurare non solo le loro loro abilità ma aspirare ad una crescita. Il rapporto con l’elettronica spesso è solitario e questo è un fattore che può bloccare l’evoluzione di un musicista. Suonare insieme non ha solo una valore sociale ma è un modo per aspirare ad una crescita”

 

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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