Sophie Codegoni parla per la prima volta di Alessandro Basciano dopo le denunce: Ecco cosa ha detto

“Put**** , ti tolgo la bambina”. Parole agghiaccianti che Sophie Codegoni, influencer di 23 anni, si è sentita rivolgere dall’ex compagno Alessandro Basciano. Lui è un deejay ed ex gieffino padre di sua figlia Celine Blue. La bambina ha soli due anni. L’influencer, con la voce rotta dal dolore, descrive un incubo fatto di controlli ossessivi, minacce e una paura costante che l’ha portata a perdere 10 kg.
Sophie Codegoni: Il racconto
Oggi, al suo polso, non brilla un gioiello, ma l’orologio dei carabinieri, simbolo di una protezione necessaria contro un uomo che, per decisione della Cassazione, non può avvicinarsi a meno di 500 metri da lei. E nemmeno dalla bambina e deve indossare il braccialetto elettronico.
“Sono sola. Ho tanto odio addosso“. La confessione di Sophie Codegoni al Corriere della Sera è un grido di disperazione. La storia d’amore nata sotto i riflettori del Grande Fratello Vip, culminata in una proposta di matrimonio sul red carpet di Venezia e nella nascita della piccola Celine Blue, si è trasformata in un vortice di violenza psicologica e verbale. E il tutto è sfociato in una denuncia coraggiosa ma allo stesso tempo dolorosa. “Tante volte ho pensato: ma chi me l’ha fatto fare di denunciare? È tostissimo. So di aver fatto la cosa giusta, ma sto vivendo un inferno“.
Dopo la separazione, Sophie Codegoni racconta di un’escalation di comportamenti persecutori da parte di Basciano: “Ovunque io andassi, lui lo sapeva e mi mandava la foto di dove ero. Sapeva tutto“.
Sophie Codegoni ammette: “Mi controllava”
Un controllo soffocante che l’aveva isolata dagli amici e portata a vivere in una “bolla”. Le minacce di portarle via la figlia erano un incubo costante. “C’era gente che mi controllava fuori dalla mia porta di casa. Così a dicembre 2023 denuncio“. Un passo difficile, accompagnato da un forte senso di colpa, tanto da spingerla a tentare una riconciliazione, rivelatasi ben presto un “altro fallimento”.
L’orologio al polso di Sophie è un monito costante della sua fragilità, ma anche un simbolo di protezione. “Grazie a questo le forze dell’ordine sanno dove sono e se clicco un tasto arrivano le pattuglie. Mi sento più tutelata e protetta con questo“. Mentre lei vive sotto la protezione delle forze dell’ordine, Basciano si trova attualmente negli Stati Uniti. Ma il pensiero del suo ritorno aleggia come un’ombra. “Tornerà. Spero si curi. Io non sto facendo tutto questo per distruggere lui, ma per proteggere me”.
“Non mi sono svegliata prima”: Il rimpianto di Sophie e la forza per sua figlia
“Il mio unico rimpianto è non essermi svegliata prima“. Oggi Sophie Codegoni si guarda indietro con il senno di poi. è consapevole di essere rimasta intrappolata in una dinamica manipolatoria che l’ha distrutta. Ma la forza per andare avanti la trova nella sua bambina. “Per mia figlia e per il mio lavoro devo sorridere e far vedere che sto bene e sono felice“. Anche se il cammino è ancora lungo e costellato di difficoltà, Sophie Codegoni stringe forte la sua piccola Celine Blue. Sa che vuole proteggerla ed è decisa a proteggerla da quell’inferno che ha segnato la sua giovane vita.
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