Samuele Segreto presente alla sparatoria di Monreale: il drammatico racconto sui social dell’ex allievo di Amici

Samuele Segreto, ex allievo di Amici 22 e attore, si trovava sabato notte a Monreale durante la sparatoria che ha sconvolto la comunità siciliana. L’episodio, di cui parlano tutti i principali quotidiani e telegiornali nazionali, ha visto tre giovani – Salvo, Andrea e Massimo – uccisi a colpi di pistola da un 19enne, che ha poi confessato il triplice omicidio. Altri due ragazzi sono rimasti feriti. Il movente sarebbe nato da una banale discussione sul modo di guidare.

Il racconto shock di Samuele Segreto: “Non riesco a pensare ad altro”

Sconvolto, Samuele Segreto ha affidato ai social un lungo sfogo dopo aver assistito in prima persona alla tragedia: “Proteggeteci da lassù, angeli belli. Ho finito le lacrime, sembra di vivere il peggiore degli incubi. Che giustizia sia fatta. Vivrete sempre nei nostri cuori”. Il ballerino ha descritto la drammaticità di quei momenti: “I colpi di pistola a raffica, il sangue, i miei amici che scappavano piangendo, motori buttati a terra, ragazzi che cadevano in preda al panico, ragazze inermi che tremavano… urla, tutto nel giro di dieci minuti”.

“Avete distrutto il posto più sicuro del mondo”

Nello sfogo, Samuele racconta come una semplice serata di festa sia stata trasformata in una scena da incubo. “Forse siete stati abituati nei vostri quartieri alla violenza, ma a casa mia no. Era il periodo più atteso, il più sicuro del mondo. Avete portato via tre ragazzi a famiglie, amici e fidanzate. Ragazzi con sogni, non come voi”. Segreto lancia anche un duro messaggio agli autori della strage: “Vi auguro di passare giorni tremendi come il dolore che avete provocato. Siete venuti a casa mia e avete lasciato traumi indelebili”.

Il cordoglio dell’ex di Amici per le vittime

Il giovane artista si è unito al cordoglio per le famiglie delle vittime: “Sarete nei nostri cuori per sempre, alle vostre famiglie va la mia vicinanza. Un figlio che esce a 20 anni per divertirsi non può e non deve fare questa fine. Poteva essere chiunque di noi”.

Samuele Segreto, chiudendo il suo messaggio, invoca provvedimenti reali contro la violenza e la criminalità, chiedendo giustizia per le vittime e sottolineando come la sicurezza e la serenità siano stati irrimediabilmente compromessi nella sua città.