Roby Facchinetti a MondoTV24 : “L’Ultima Parola” nel ricordo di Valerio e Stefano

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2021-07-06

Fra pochi giorni a Lanciano partirà il tour di Roby Facchinetti, i Pooh si sono sciolti, ma continuano singolarmente ad emozionare i propri fans, un amore trasversale che copre oltre 50 anni di successi, intervistato da Peppe Currado per Mondotv24, il leader storico dei Pooh ha parlato di cosa abbia significato per lui far parte …

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Fra pochi giorni a Lanciano partirà il tour di Roby Facchinetti, i Pooh si sono sciolti, ma continuano singolarmente ad emozionare i propri fans, un amore trasversale che copre oltre 50 anni di successi, intervistato da Peppe Currado per Mondotv24, il leader storico dei Pooh ha parlato di cosa abbia significato per lui far parte di una band che è stata per mezzo secolo un punto di riferimento per il proprio pubblico e per la musica leggera italiana.

 

Dopo 55 anni si trovano ancora le motivazioni per tornare sul palco e fare nuovi singoli come “L’ ultima parola “ dedicata a Valerio Negrini paroliere dei Pooh, ma che adesso si associa anche alla morte di Stefano D’Orazio “La forza si trova attraverso la musica perchè è lei che comanda, se non sei tu a cercarla e lei che ti bussa e che ti cerca e quando la musica bussa bisogna assolutamente risponderle. “  Queste le parole di Facchinetti che racconta che quando ha chiesto a D’Orazio di ascoltare “L’ ultima Parola” gli ha risposto che voleva dedicare il testo a Negrini perchè lo meritava, lo ha cominciato a leggere e alla quarta riga si è messo a piangere e Facchinetti dietro a lui. Non sarà facile cantarlo dal vivo per tutti i significati che si porta dietro.

Roby Facchinetti ha scritto gran parte dei brani dei Pooh e in ogni brano si rispecchia un pezzo di vita, qualche evento, merito di Valerio Negrini e Stefano D’Orazio ” Abbiamo raccontato le mile sfaccettature della vita. Valerio era un poeta ed ha avuto delle intuizioni straordinarie, nel 1972 ha parlato di omosessualità con ‘Pierre’, alla fine degli anni ’90 abbiamo parlato di migrazione, quando ancora non si avvertiva ciò che sarebbe accaduto, abbiamo parlato di ecologia, di personaggi mitologici, non c’è un argomento che non sia stato messo in musica, per non parlare dell’universo femminile cantato e raccontato in tutte le sue sfaccettature

Roby afferma che l ‘esperienza di vita dei Pooh è stata molto più importante di quella musicale, se non ci fosse stata unione nella vita dei Pooh, il gruppo non avrebbe mai realizzato ciò che ha realizzato, 50 anni di storia insieme hanno del miracoloso, non si riesce neanche a credere di aver fatto insieme tutto quello che hanno fatto

Sorprendente l’amore che ancora segue i Pooh ” Il nostro patrimonio vero è il pubblico che abbiamo cercato sempre di non deludere, – dichiara Facchinetti- l’affetto del pubblico nei nostri confronti mi sto accorgendo che è superiore rispetto a prima, la conclusione della nostra avventura come gruppo ha fatto sì che la nostra storia sia stata ancora di più impreziosita. Abbiamo un pubblico di giovani che vuole la nostra discografia completa”

Alla reunion all’ultimo concerto Facchinetti ha detto ai suoi compagni che sarebbe stato bellissimo se la loro musica fosse andata avanti anche senza di loro e questo sogno si sta realizzando, il pubblico è presente come prima e più di prima.

Ma passa un giorno in cui qualcuno non chieda se potrà esserci una reunion dei Pooh? ” Lo vorrebbero tutti, ma io dico sempre che i Pooh non esistono più, senza Valerio e Stefano non si possono immaginare i Pooh, io ho amato quei Pooh, con quelle immagini, quelle persone, quei personaggi. Sarebbe come chiedere a un grattacielo di stare su senza due pilastri importanti” 

I Pooh hanno concluso il loro percorso con la reunion richiamando sul palco dopo 7 anni Stefano D’Orazio e dopo 43 anni Riccardo Fogli, hanno spiegato che quella sarebbe stata l’ultima fotografia, e i Pooh rispetteranno questa loro promessa, ancora di più oggi , perchè come dice Facchinetti sarebbe impossibile salire su un palco senza Stefano D’Orazio e senza sapere che in mezzo al pubblico c’è Valerio Negrini ad ascoltarli.

 

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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