Non è l’Arena, anche Costanzo contro Giletti, bocciata la trasferta a Mosca

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2022-06-10

La trasferta a Mosca di Massimo Giletti oltre a suscitare malumori generali non è piaciuta neanche a Maurizio Costanzo, il giornalista nel corso della trasmissione “Facciamo finta che” che conduce con Carlotta Quadri su Radio 101, ha ironizzato sulla presenza del conduttore di Non è l’Arena a Mosca con il Cremlino alle spalle, quasi a …

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La trasferta a Mosca di Massimo Giletti oltre a suscitare malumori generali non è piaciuta neanche a Maurizio Costanzo, il giornalista nel corso della trasmissione “Facciamo finta che” che conduce con Carlotta Quadri su Radio 101, ha ironizzato sulla presenza del conduttore di Non è l’Arena a Mosca con il Cremlino alle spalle, quasi a ossequiare la Madre Russia e Putin. Maurizio Costanzo ha preso a pretesto le parole dello psicologo Raffaele Morelli, ospite della trasmissione, per esternare il suo punto di vista su quanto accaduto, lo psicologo si è chiesto perchè ” un bravo giornalista per cercare l’audience deve entrare in rapporto con gente così banale, così distruttiva che lo insulta anche?” La risposta di Costanzo è stata schietta e pungente come nel suo stile : “Perché va a rompere le balle al Cremlino. Stesse in uno studio di Roma oppure vai a fare l’inviato con scritto Press e combatti in Ucraina. Quelli lì chi li ha invitati? Li avrà invitati Giletti e la sua redazione, qualcuno li ha chiamati”.

Morelli ha anche spiegato che probabilmente il malore di Giletti è derivato dal fatto di essersi improvvisamente sentito fuori posto e di aver capito di aver preso una decisione sbagliata : “Io vedo il suo malessere come una ferita che lui ha sentito, ha sentito di essere nel posto sbagliato. Credo che abbia sentito una ferita perché ha visto veramente come è stato trattato”  Costanzo ha condiviso il pensiero dello psicologo e ha concluso : ” Una cosa psicologica, la penso anche io così”

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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