Natalia Paragoni, lacrime social, la paura di essere un peso per le persone che ama

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2022-07-31

Le lacrime spontanee improvvise di Natalia Paragoni devono essere un monito per tutte quelle ragazze giovanissime che si avvicinano o si stanno avvicinando all’attività di influencer. Non sempre sono experience, shooting e sponsorizzazioni, arrivano i momenti in cui ci si sente soli anche avendo intorno tante persone. Queste le parole di Natalia : “Da quando …

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Le lacrime spontanee improvvise di Natalia Paragoni devono essere un monito per tutte quelle ragazze giovanissime che si avvicinano o si stanno avvicinando all’attività di influencer. Non sempre sono experience, shooting e sponsorizzazioni, arrivano i momenti in cui ci si sente soli anche avendo intorno tante persone. Queste le parole di Natalia :

Da quando faccio più o meno questo lavoro, cioè da tre anni, ogni estate mi chiudo in me stessa e mi sento un po’ inutile. Penso sempre che potevo fare di più o che possa dare di più. E finisco in questa situazione tipo di ansia da prestazione, di essere sempre perfetta. Si sente molto in questo lavoro, c’è molta competizione. C’è in tutti i lavori, ma in questo è molto più amplificata. Non so, ho questi momenti di stand by che tante volte durano troppo. Vorrei non averli più, non so come spiegare. In ogni lavoro ci sono i pro e i contro e io vi dico solo ciò che provo adesso. Forse è la prima volta che piango qui. Odio essere un peso per gli altri. Perché devo sempre essere io a fare felici le altre persone, quindi stare così non lo sopporto. Però penso anche che ci stia fare vedere qualche debolezza perché non sono perfetta e me ne sto rendendo conto. La cosa che mi manca è godermi i momenti. Quando avevo le ferie era stupendo e staccavo totalmente, ora non riesco più ad assaporare i momenti e le persone, a sentirmi apprezzata e voluta dagli altri per quella che sono. A volte ho la sensazione che mi apprezzino per ciò che mi circonda. Mi mancano le cose più semplici che c’erano prima. Cerco di uscire e circondarmi di persone che vogliono stare con me per quella che sono, non per il ‘personaggio’. Qualcuno che mi ami e apprezzi e ne ho poche di persone così e mi dispiace. Non riesco a sorridere ora e a far finta di nulla”.

Cosa ne pensate?

 

 

Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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