Mostra del Cinema di Venezia, Fabio Rovazzi contro i Basciagoni e Giorgia Soleri

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2022-09-10

Al Festival del Cinema di Venezia ieri è arrivato Fabio Rovazzi e subito non ha potuto fare a meno di commentare con la sua pungente ironia, i due episodi topici di questi dieci giorni, le dichiarazioni che Giorgia Soleri ha fatto tempo fa di non essere amante del cinema e la proposta di matrimonio di …

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Al Festival del Cinema di Venezia ieri è arrivato Fabio Rovazzi e subito non ha potuto fare a meno di commentare con la sua pungente ironia, i due episodi topici di questi dieci giorni, le dichiarazioni che Giorgia Soleri ha fatto tempo fa di non essere amante del cinema e la proposta di matrimonio di Alessandro Basciano a Sophie Codegoni sul red carpet di fronte al Palazzo del Cinema, ecco le sue parole :

Non sono qui perché trovo i film noiosi, non sono qui perché devo fare proposte di matrimonio sul red carpet. Sono qui perché fondamentalmente mi piace il cinema, sembra strano?”

E se Rovazzi si è mantenuto sull’ironico, c’è chi invece è andato giù pesante sui Basciagoni, Alessio Vassallo nelle sue storie Instagram ha scritto :

Faccio questa storia perché tra i vari messaggi che mi stanno arrivando, una ragazza mi ha detto: “Non è giusto perché a voi tolgono quello che vi spetta“. Ragazzi, a noi questa gente non toglie nulla perché il mio studio, il mio sacrificio, il mio lavoro, quello resta. Per fortuna lavoro e alcune volte non ho neanche il tempo di promuovere quello che faccio. Mi è capitato di avere dei film in alcuni Festival dove io non sono potuto andare e c’erano “questi” a farsi le foto. Quindi a me personalmente non tolgono nulla. Ho la mia visibilità, ho la mia stampa, non è quello il problema. Il problema è che questi fenomeni da baraccone sviliscono un posto sacro come Venezia. Un posto fatto di storia, di immagini, di rivoluzioni. E il nostro settore, la nostra categoria è silentemente complice perché siamo schiavi di quattro, cinque borsette del ca**o! Basta con questi moralismi. Ci sono anche molti colleghi che sento che dicono: “Però, forse quella che c’ha i peli sotto le ascelle, l’altra è depressa… può essere di conforto“. (Perché poi ogni mese ne hanno una, una volta è depressa, una volta c’ha la bulimia…) Ma conforto di cosa? Sono depresso, mi aiuta leggere che una defice…e vende scarpe su Instagram è depressa? Ma stiamo dando i numeri. La verità è che una ragazza di 15 anni oggi non vuole andare al conservatorio, ma vuole vendere creme su Instagram? E abbiamo preso per il cu*o per vent’anni, poveraccio, Giorgio Mastrota che vendeva pentole e materassi. Io penso che la nostra categoria debba reagire e forse un segnale può essere che i grandi autori non diano più i loro film a Venezia per un anno o due, basta. Andassero a Venezia soltanto i fenomeni da baraccone. E so benissimo che Venezia non è solo il Red Carpet, ma anche un mercato. Ma un mercato che così viene avvelenato da questa gente qui. Io penso che la nostra categoria debba farsi sentire.”

Cosa ne pensate?

Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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