Maurizio Costanzo festeggia il compleanno e azzarda sui comici in TV

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2021-08-28

Maurizio Costanzo festeggia oggi il suo compleanno, 83 anni di cui oltre 50 passati a raccontare fatti e costumi degli italiani e a intrattenere gli ospiti attraverso i suoi celebri programmi televisivi, e proprio a proposito di televisione ha voluto dare il suo punto di vista sul poco spazio che a suo dire hanno i …

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Maurizio Costanzo festeggia oggi il suo compleanno, 83 anni di cui oltre 50 passati a raccontare fatti e costumi degli italiani e a intrattenere gli ospiti attraverso i suoi celebri programmi televisivi, e proprio a proposito di televisione ha voluto dare il suo punto di vista sul poco spazio che a suo dire hanno i comici in TV.  Intervistato da TV Sorrisi e Canzoni ha parlato di Colorado Cafè, un programma che negli ultimi anni ha visto passare gran parte della comicità italiana, queste le parole del noto giornalista italiano “Forse è un azzardo, ma mi sento di dire che tutta la comicità italiana degli ultimi anni si è fatta le ossa davanti alle telecamere di Colorado. All’inizio il conduttore fu Diego Abatantuono con accanto Ugo Conti. Poi il cast di anno in anno è stato completamente rivoluzionato”

Costanzo si chiede come mai le reti televisive dedichino poco spazio a programmi del genere, i comici hanno sempre minor spazio per emergere, Colorado Cafè rappresenta una grande vetrina per farsi conoscere “Specie su Italia1 una volta le occasioni erano di più per motivi che mi sfuggono. Quando qualcuno si lamenta che non ci sono più comici io li rimando alla costatazione che non ci sono più programmi che sperimentano” – ha dichiarato Maurizio Costanzo – e ha anche fatto notare come alla conduzione ci siano passati volti ormai noti del panorama televisivo italiano  “Ci sono passati Paolo Ruffini, Beppe Braida, Belen Rodriguez“. 

Effettivamente le parole di Costanzo trovano riscontro anche nella immotivata chiusura di Made in Sud da parte della Rai, possibile che le TV cosiddette generaliste non prestino attenzione ai talenti comici? Le parole di Costanzo troveranno riscontro in qualche direttore di rete con la voglia di sperimentare? Staremo a vedere.

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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