MasterChef Italia con Iginio Massari e Terry Giacomello. Due eliminati (ascolti)

Quando mancano poche prove alla finale e ogni sfida diventa decisiva, l’appuntamento di ieri di MasterChef Italia ha rappresentato uno scoglio decisivo per tutti gli aspiranti chef. Una serata senza un attimo di respiro, che ha portato tra le postazioni due degli spauracchi più grandi per i concorrenti di ogni edizione: il Maestro della pasticceria italiana Iginio Massari, temutissimo da ogni Masterclass (ma amatissimo dal pubblico), e Terry Giacomello, lo chef sperimentatore che aspira all’innovazione. Per i giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli, più che una semplice serata di sfide in cucina, un vero banco di prova per sondare il livello a cui sono arrivati i cuochi amatoriali ancora in gara. Alla fine, nonostante la grande determinazione dimostrata in queste settimane e anche ieri sera, Polone e Mime hanno dovuto lasciare la Masterclass. Il cooking show prodotto da Endemol Shine Italy per Sky, ieri sera su Sky Uno/+1 e on demand, ha totalizzato una media serata di 834mila spettatori medi e del 3% di share, con 1.211.883 contatti. Nel dettaglio, il primo episodio ha totalizzato 931mila spettatori medi e il 3% di share, con il 69% di permanenza e 1.354.633 contatti; il secondo ha raggiunto 737mila spettatori medi, con il 3,1% di share, 69% di permanenza e 1.069.133 contatti. In più, nei sette giorni, gli episodi proposti in prima tv lo scorso giovedì nel corso della settimana hanno totalizzato una media di 1.694.000 spettatori.

 

Durante la Mystery Box era più che mai vietato perdersi in un bicchier d’acqua: al suo interno, infatti, era nascosta una brocca con dell’acqua di mare, con cui i concorrenti hanno potuto sbizzarrire la propria creatività. Sono andati in porto Cannolo giapponese di Mime (ripieno di tonno, gamberi e alga, con foglia di shiso tostata e oyster sauce al sesamo), Formentera di Federico (roll fritto di filetto di triglia con verza e alga, con tartare di gambero rosso, salsa topinambur e scalogno), poi Mare di Carmine (acqua di pomodoro, vongole e cozze, con sfoglia di seppia e tonno marinato, uva, alga fritta e maionese di cozze e vongole). Ed è stato quest’ultimo il piatto migliore, assicurando a Carmine importanti e preziosissimi vantaggi nel corso del successivo Invention Test, in occasione del quale è arrivato l’ospite più temuto di sempre: il Maestro Pasticcere Iginio Massari con la sua prova di pasticceria ad altissima difficoltà tecnica. Ha presentato tre vere e proprie opere d’arte pasticcera, tre tipologie di tortine di bavarese alla vaniglia con gelèe di frutta a base di pastafrolla ricoperte di glassa a specchio: monoporzioni a forma di goccia di difficoltà medio-bassa, tortine a forma di gemma di difficoltà medio-alta e monoporzioni a forma di intreccio, le più complicate. Carmine, vincitore della Mystery Box, ha assegnato a ciascuno degli avversari una delle tre tipologie: le tortine a goccia son toccate a Mime ed Elena, oltre che a se stesso; quelle a intreccio a Christian, Tracy e Polone; infine le tortine a gemma sono finite a Nicky Brian, Lia e Federico. L’altissima difficoltà tecnica della sfida, insieme ad alcuni momenti di confusione tra gli aspiranti MasterChef (soprattutto per l’uso dell’abbattitore, strumento fondamentale per una simile preparazione), hanno davvero scombussolato ogni equilibrio, portando diversi di loro a commettere errori talvolta vistosi. Gli assaggi sono cominciati da Rosso di sera buon gusto si spera di Carmine (con gelèe di frutti rossi), quindi Dolce in forma di onighiri con omaggio a re di pasticceria di Mime (con gelée di pesca, albicocca, mango e limone), Senza occhiali di Elena (con gelée di mango), Colpa della camicia di Federico (con gelèe di lamponi e fragole), È mangato il freddo di Nicky Brian (con gelèe di mango) e Non proud ma pride di Lia (con gelèe di pesca, mango e frutti rossi); poi ancora La prima vergogna di Polone (con gelèe di mango e pesca), 90% è nascosto di Christian (con gelèe di mango e lamponi) e Tentativo di salvezza di Tracy (con gelèe di mango e fragole). La tortina migliore è risultata quella di Nicky Brian, mentre le peggiori sono state quelle presentate da Polone e Federico: ed è stato il primo – addetto alla sicurezza 34enne di Anzio (Roma) – a doversi sfilare il grembiule e abbandonare i fornelli di MasterChef Italia, mentre Elena e Federico – autori di due piatti non soddisfacenti – hanno subito una penalizzazione per il successivo Skill Test.

 

Uno scoglio, questo, reso ancor più insidioso dall’organizzatore dei tre step che compongono lo Skill Test: Terry Giacomello, lo chef scienziato che trasforma la cucina in un esperimento scientifico. Al centro della prova, la trasformazione degli ingredienti. Nel primo livello riguardante la liofilizzazione, l’ospite ha mostrato Mangiando ossa, un cuore di palma con salsa di osso buco e un osso liofilizzato. Quest’ultimo ingrediente era a disposizione dei concorrenti che, intorno ad esso, dovevano creare un piatto con senso estetico. Nicky Brian, vincitore dell’Invention Test, grazie a questo successo poteva fermare per tre minuti uno degli avversari e ha scelto di svantaggiare Tracy. Sono subito saliti in balconata lo stesso Nicky Brian grazie a Mugiwara (melanzana fritta con besciamella al Parmigiano e pomodorini all’aglio), Lia con Tartare primitiva (filetto di manzo condito con sedano, senape, prezzemolo e midollo con spinaci al limone), infine Carmine e Finto osso di finta capasanta (rapa bianca con spinaci, sedano e vongole, con maionese di corallo di capasanta).

Il secondo step, nel quale entravano in gioco anche Elena e Federico dopo la penalizzazione, riguardava la tecnica dell’osmosi: Chef Giacomello ha mostrato i suoi cetrioli impregnati con aceto, sugo di crostacei, fiori ed erbe. Per cucinare un piatto che esaltasse il gusto gli ingredienti, a disposizione dei concorrenti c’erano i vegetali: sono riusciti nell’impresa Christian grazie a Pesce spada sopraelevato (pesce spada in osmosi di salsa di soia, cetriolo in osmosi di acqua di peperone, prezzemolo e aceto di mele) e Tracy con Secondo round (tonno e cetriolo in osmosi di salsa di soia, aceto e curcuma con triglia fritta). Il terzo e ultimo step era dedicato alla denaturalizzazione della fibra e chef Giacomello ha mostrato Omaggio a Cattelan, dove ha reso edibile una buccia di banana grazie a particolari enzimi, con un impiattamento che richiamava la celebre “Comedian” di Maurizio Cattelan, la banana attaccata al muro con del nastro adesivo. Gli ultimi aspiranti chef avevano a disposizione la buccia di banana denaturalizzata per cucinare in 45 minuti di tempo un piatto con estetica e gusto: si sono salvati Elena con Scivolata… con cervello (cervella fritta con salvia e peperoncino, maionese alla paprika e banana denaturalizzata) e Federico con Salmone bananino (salmone in crosta di pinoli avvolto da banana denaturalizzata con chips di pelle di salmone, salsa agrodolce e guacamole di ricotta). Mime, la 47enne guida turistica e interprete nata a Kawasaki in Giappone e ora a Firenze, con La borsettina di viaggio della mia figlia (pasta con crema di formaggio, mascarpone, uvetta e banana su ganache di cioccolato e guarnizione di banana denaturalizzata), non ha convinto i giudici ed è stata eliminata.

 

Settimana prossima, giovedì 17 febbraio alle 21.15 su Sky e in streaming su NOW, si rinnova l’appuntamento: MasterChef Italia sta cercando i migliori cuochi amatoriali d’Italia, alla finale manca sempre meno e solo chi ha la mentalità da vero chef può andare avanti.


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Scritto da Lorenzo Porcini
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