Lo sfogo social di Tommaso Zorzi contro gli haters “I social non fanno nulla per fermare l’odio in rete”

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2021-09-14

Duro sfogo di Tommaso Zorzi contro gli haters,  i tre social principali non hanno i mezzi adeguati a combattere l’odio in rete e delegano tutto agli utenti, deve essere chi è danneggiato a segnalare l’eventuale abuso alla piattaforma che nella stragrande maggioranza dei casi non fa nulla. Il privato cittadino si ritrova quasi sempre a …

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Duro sfogo di Tommaso Zorzi contro gli haters,  i tre social principali non hanno i mezzi adeguati a combattere l’odio in rete e delegano tutto agli utenti, deve essere chi è danneggiato a segnalare l’eventuale abuso alla piattaforma che nella stragrande maggioranza dei casi non fa nulla. Il privato cittadino si ritrova quasi sempre a ricorrere a legali di fiducia per vedere tutelati i propri diritti quando subisce un torto sul web, quando il profilo viene hackerato e quando estranei creano profili fake con il nome di personaggi famosi al fine di diffamarli.

L’ influencer milanese in questi giorni è stato vittima di ignoti che hanno associato dei bot al suo profilo Instagram per fargli incrementare di 10mila unità i suoi followers rapidamente e raccontare in rete che il medesimo era costretto a comprare profili fake per incrementare i seguaci web. Diecimila profili fake su un profilo ufficiale quello di Zorzi che ne ha quasi due milioni, fanno sorridere, ma che ci siano persone capaci di spendere soldi pur di diffamare chi non si conosce o che si conosce solo attraverso il video è abbastanza inquietante.

In varie storie Instagram Zorzi si è scagliato contro gli haters e ha condannato il menefreghismo di chi sui social dovrebbe garantire la sicurezza e la serenità degli utenti, queste le sue parole :

Io credo che chiunque ad un certo punto della propria vinta senta il dovere, la necessità di riversare dell’odio, della cattiveria a chiunque ci sia dietro allo schermo, deve rivolgersi a uno specialista e farsi curare perchè c’è un problema alla base che non si risolve sputando o riversando cattiveria o agendo in malafede nei confronti di qualcuno che non si conosce e sta dall’altra parte di uno schermo. Io sono stufo e sono arrabbiato perchè io non posso sempre con più frequenza leggere o sapere o venire a conoscenza di storie di persone che come nel mio caso, ma ce ne sono tanti altri che debbano sorbirsi rotture di ca**o  legate a un completo disastro che sta succedendo sui social”

Parole forti, accorate, pesanti, i social sono giornalmente frequentati da milioni di persone che andrebbero tutelate, non possono e non devono diventare lo sfogo di persone frustrate che usano la tastiera per ferire e raggiungere attraverso l’odio la propria affermazione personale.

 

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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