Jessica Alves verso il trapianto di utero: “Se nascerà una bimba la chiamerò Barbara come la D’Urso”

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2021-09-16

E’ stata una delle protagoniste dei salottini domenicali della D’Urso che la ha inserita nel cast di uno dei suoi Grande Fratello Nip nient’altro che lo spin off trash dei suoi programmi domenicali, Jessica Alves conosciuta in Italia come il Ken umano dopo essersi sottoposta a decine di interventi per somigliare appunto a Ken di …

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E’ stata una delle protagoniste dei salottini domenicali della D’Urso che la ha inserita nel cast di uno dei suoi Grande Fratello Nip nient’altro che lo spin off trash dei suoi programmi domenicali, Jessica Alves conosciuta in Italia come il Ken umano dopo essersi sottoposta a decine di interventi per somigliare appunto a Ken di Barbie, ha deciso di intraprendere il percorso per diventare donna e rinascendo Jessica Alves.

Attualmente Jessica è in Brasile per sottoporsi ad un ulteriore intervento, si sottoporrà a un trapianto di utero in quanto vuole diventare madre.

Raggiunta da Nuovo TV dove questa settimana è uscita una sua intervista Jessica ha raccontato i motivi che la hanno spinta a fare un passo del genere:

Così potrò partorire e stringere tra le braccia un figlio mio. So che si tratta di un intervento molto particolare, ma sogno di vivere l’esperienza della maternità. Ho trovato la forza di cambiare sesso e ora voglio avere la mia famiglia, un marito e un figlio. Questo per me sarà l’ottantesimo intervento chirurgico. L’intervento dura cinque ore e costa 50 mila euro. Mi impianteranno l’utero di una donatrice morta. Spero che mi nasca una femmina, così la chiamerò Barbara, in onore della d’Urso.” 

Chissà quanti personaggi passati nei salottini della D’Urso avranno chiamato Barbara i propri figli…

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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