Grande Fratello, Signorini entra in casa, il suo messaggio lascia perplessi

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2023-12-16

Di discorsi al contrario Alfonso Signorini ne ha fatti parecchi durante la sua gestione del Grande Fratello, ricordiamo ancora i quaranta minuti in giardino con i 3 gradi del gennaio romano prodigarsi in una delle sue migliori supercazzole per giustificare Katia Ricciarelli per le sue uscite infelici nei confronti delle sorelle Selassiè. Anche questo pomeriggio …

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Di discorsi al contrario Alfonso Signorini ne ha fatti parecchi durante la sua gestione del Grande Fratello, ricordiamo ancora i quaranta minuti in giardino con i 3 gradi del gennaio romano prodigarsi in una delle sue migliori supercazzole per giustificare Katia Ricciarelli per le sue uscite infelici nei confronti delle sorelle Selassiè.

Anche questo pomeriggio Don Alfonso ha indossato la sua migliore ipocrisia e il suo finto perbenismo per entrare nella casa di Cinecittà e parlare con i concorrenti, con la differenza che questa volta non si è voluta rischiare la prima serata televisiva, ma la live quotidiana inframmezzata dagli interminabili slot pubblicitari del pomeriggio. Finti sorrisi e un obiettivo ben preciso far passare all’interno della casa un sentiment completamente diverso di quello che si respira fuori.

IL MONDO AL CONTRARIO DI SIGNORINI

Un mondo al contrario quello di Signorini in cui i buoni diventano cattivi e viceversa a seconda di quanto possano essere funzionali al programma, una narrazione sbagliata in cui quasi sempre a rimetterci sono l’onestà intellettuale e l’obiettività. Pertanto, in un periodo in cui tutti i mezzi di informazione stanno stigmatizzando il comportamento di Varrese, improvvisamente per il conduttore, l’ex Carramba Boy è colui i cui atteggiamenti vengono fraintesi mentre Beatrice Luzzi è colei che va capita, perchè nonostante i suoi sfoghi porta al programma la sua cifra di contenuti.

Fa sorridere amaramente un comportamento del genere che ancora una volta è la constatazione che di fatto la linea purista di Berlusconi a Signorini non lo ha nemmeno sfiorato, il conduttore sta continuando la sua narrazione sbagliata, innalzando e affossando i concorrenti come più gli aggrada. Cosa assai strana dover constatare quanto proprio Signorini che deve aver patito non poco il pregiudizio, si permetta di usare frasi che sminuiscano le donne per il solo fatto di sentirsi un intoccabile. Ma quando la fama finisce rimane la pochezza e la consapevolezza di avere avuto la possibilità di fare la differenza, ma di aver preferito vendere a buon mercato la sua dignità.

Continueremo a sottolineare quanto alcuni comportamenti andrebbero frenati e non alimentati, quanto sarebbe meglio offrire un microcosmo di realtà e di società vere invece di un misero gioco di ruolo in cui a comandare sono le finte ship, gli insulti e i litigi, lo faremo sempre, nella speranza che Signorini si renda conto che solo una persona ha sempre ragione, solo a una persona bisogna dire sempre sì e non è lui.

 

Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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