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GF Vip 7, Marco Bellavia rovina tutto, la voglia di visibilità prevale sulla coerenza, ecco cosa è successo

Parliamoci chiaro il bullismo deve essere condannato sempre e comunque, Marco Bellavia ne è stato indiscutibilmente vittima nella casa del GF Vip ed è giusto che chi se ne sia reso responsabile sia stato sanzionato, in verità sarebbe stato più opportuno che non fosse stata punita una sola persona per tutti in virtù del motto abbastanza populista “punirne una per educarne cento“, ma che la punizione fosse stata omogenea e presa in base alla responsabilità oggettiva di ognuno. La responsabilità di questa vicenda sta a monte e a come la produzione del reality abbia gestito l’intera vicenda, le ingiustizie non piacciono a nessuno, cosa ancor peggiore scoprire che Bellavia, vittima della situazione, dopo aver predicato il perdono in tutte le trasmissioni televisive e sminuito il suo stato depressivo a semplice mancanza di sonno, ieri a 48 ore dalla puntata del reality abbia condannato la scelta autorale di fare entrare una settimana come ospite Ginevra Lamborghini.

Una uscita che getta ancora più ombre sull’ex conduttore di Bim Bum Bam, da queste pagine più volte abbiamo messo sotto la lente d’ingrandimento i suoi comportamenti, tante volte il suo modus operandi ci è sembrato lontano da quello di una persona depressa e la conferma la ha data lui stesso martedì pomeriggio dalla D’Urso, tante volte ci è sembrato più attratto dalle luci rosse delle telecamere pronto a cavalcare l’onda di consensi più per visibilità personale che per reale aderenza a ciò che stava facendo. Bellavia in due mesi ha imparato ad andare a cavallo, non dell’animale, ma dell’onda mediatica, dapprima (ed è la cosa più grave) strumentalizzando una patologia di cui lui stesso ha ammesso di non soffrire, poi taggando la Lamborghini in una foto che li vede abbracciati sotto cui ha scritto “Perdono” a caratteri cubitali e in ultimo una pseudo ship con Pamela Prati, durata un battito di ciglia, perchè, anche Pamela è una che cavalca l’onda, ma lo fa in modo di non farsi sgamare da subito.

Alla luce di tutto ciò pare evidente che l’ex conduttore privo di risorse si sia voluto aggrappare al treno dell’indignazione popolare per non perdere la luce dei riflettori, questa volta però gli è andata male, il pubblico non dimentica e soprattutto non perdona quando si sente preso in giro. Bellavia in 4 righe di tweet ha buttato all’aria quel poco di credibilità che qualcuno fino ad oggi gli aveva dato e si è tuffato nell’incoerenza. Come mai Marco se non era d’accordo con l’ingresso della Lamborghini in casa non lo ha fatto subito presente lunedì in puntata? Non se la è sentita di fare proclami in diretta? E allora perchè non ha esternato il suo dissenso sui social già martedì mattina invece di aspettare giovedì sera? Ve lo diciamo noi, perchè giovedì è più vicino alla puntata di sabato, il buon Bellavia sperava che venerdì montasse la shitstorm contro la Lambo e che sabato sera se ne parlasse in puntata, caro Bellavia questa volta ti è andata male, come direbbe la Blasi “Io quelli come te li sgamo, ancor prima che comincino a parlare”

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Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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