Dear Jack il ritorno nella band di Alessio Bernabei sancisce un nuovo inizio a cominciare dal nome…E’ Follya

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2022-03-23

Molti tra gli addetti ai lavori per lungo tempo si sono chiesti cosa sarebbero stati i Dear Jack se Alessio Bernabei non se ne fosse andato, la band era all’apice del successo quando il frontman ha deciso di intraprendere la carriera da solista, da Amici 2014 dove sono arrivati secondi, fino ad aprire i concerti …

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Molti tra gli addetti ai lavori per lungo tempo si sono chiesti cosa sarebbero stati i Dear Jack se Alessio Bernabei non se ne fosse andato, la band era all’apice del successo quando il frontman ha deciso di intraprendere la carriera da solista, da Amici 2014 dove sono arrivati secondi, fino ad aprire i concerti dei Modà, fino ai tre dischi di platino e alla partecipazione al Festival di Sanremo nel 2015. E’ alla fine del 2015 che Bernabei decide di lasciare la band allettato dalle sirene della Warner Music Italia che lo ha definito all’epoca il Justin Timberlake italiano. Un duro colpo per la band, il divorzio con Bernabei non è indolore e tra loro i rapporti si incrinano.

Dal 2016 al 2018 i Dear Jack cambiano due frontman, nel 2016 partecipano a Sanremo mentre nel 2018 sfiorano la partecipazione, Baglioni li scarta con Caramelle un brano sulla pedofilia interpretato insieme a Pierdavide Carone, ne nasce una querelle che porta il brano ad essere uno dei più trasmessi dalle radio. Adesso dopo il lungo stop dovuto alla pandemia le strade di Bernabei e la band si starebbero per incontrare di nuovo, ma con importanti cambiamenti.

Prima di tutto la band cambierà nome, via Dear Jack e spazio a Follya, probabilmente del progetto non farà più parte Lorenzo Cantarini, chitarrista e fondatore della band con Bernabei. Il singolo si chiamerà Morto per te e uscirà il 25 marzo, il debutto live invece è fissato per il 31 marzo a RadioNorba Battiti Live condotto quest’anno su una nave da Nicolò De Vitiis e Elenoire Casalegno.

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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