domenica, Maggio 19, 2024

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David Di Donatello 2024, sala lasciata mezza vuota, la figuraccia del cinema italiano, ecco cosa è successo

La sala mezza vuota forse durante il David Di Donatello, poteva riempirsi con costumisti, truccatori, scenografi e così via giusto per non lasciare quei posti vuoti ma anche per dare onore e merito a chi, anche se sempre citato di contorno, è in realtà parte principale del film.

Come quasi sempre la sala si svuota ancor prima della fine.

Chi per dissenso con le premiazioni, chi perché invece aveva fretta di mettersi a letto, insomma qualsiasi motivazione si celi dietro la fuga, la sala del David Di Donatello si è svuotata ancora prima della proclamazione finale.

David Di Donatello: il cinema Italiano che non funziona

L’ambitissimo premio finale per la miglior regia va a Matteo Garrone con “Io Capitano”, peccato che ad applaudire il suo trionfo siano rimasti veramente in pochi.

Il film di Garrone racconta la storia di Mamadou ed è proprio lui a ringraziare il regista con queste parole:

“Grazie a Matteo che ha creduto nella mia storia. E’ necessario parlare del futuro, del sogno perchè questo film parla di questo. Ringrazio le ONG che ogni giorno salvano le vite umane sulla terra e nel mare. E infine dico: basta morti in Palestina”.

Un film di denuncia sociale, non acclamato da una sala gremita di persone.

Paola Cortellesi

Ciò che si evince da questo clima è che nonostante l’impegno profilato l’industria cinematografica stia mano mano vivendo una profonda crisi e declino per quanto il film di Paola Cortellesi sia uno stendardo di luce in mezzo alle ombre.

David 2024

Vedere la sala di un evento come il David Di Donatello mezza vuota lascia l’amaro in bocca e un senso di tristezza infinta, il non rispetto che si evince e papabile ma allo stesso tempo ci chiediamo come sia possibile che un evento di tale portata venga trattato così da chi stava seduto sulle poltroncine?

Riecheggia ancora il dissenso di Sergio Ballo che a ragion veduta, assistendo al comportamento generale forse avrebbe meritato di essere premiato non sulle scale ma sul palco come suo diritto.

Insomma gli attori e i registi che si sono defilati prima ancora che lo spettacolo finisse dimostrano di tenere più alla vittoria che alla partecipazione, insomma “o vinco o me ne vado” segno di poca sportività e rispetto, ma si sa agli artisti tutto è concesso o quasi.

 

Mariangela Ragno
Mariangela Ragno
Nata in Sardegna precisamente a Cagliari nel 1993. Aspirante Writer. Sognatrice incallita, esperta di moda soprattutto nel campo dell’Hair. Ho collaborato per diversi anni nel campo dell’Hairstylist e della moda. Mi ha da sempre appassionato viaggiare per scoprire nuove culture e la musica in tutte le sue declinazioni.

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