Caso Denise Pipitone, parla la ragazza di Scalea fermata ieri sera in Calabria: “Non sono io Denise” (VIDEO)

Nella serata di ieri su tutti i giornali nazionali era circolata la notizia che nella città di Scalea in Calabria, era stata fermata una ragazza che somigliava molto a Denise Pipitone, scomparsa da 17 anni da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani.

La proprietaria di un compro oro aveva segnalato la somiglianza tra una ragazza (che si chiamava Denisa) e la piccola scomparsa molti anni fa e ha subito allertato i carabinieri,  i quali hanno poi portato la ragazza in caserma per fare delle domande e fare chiarezza sul caso.

“Ho notato subito la somiglianza. Poi ho visto la cicatrice e anche il labbro e la fossetta. Lei parla bene italiano, ma è spesso con i rom. L’abbiamo trattenuto e le abbiamo chiesto come si chiamava. Lei ci ha detto di essere Denise e a noi è preso un colpo. Abbiamo chiamato subito i Carabinieri e l’hanno presa. Secondo noi la ragazza non sa nulla della sparizione e della madre che combatte da anni per cercare la sua piccola. Secondo noi può essere davvero lei”.

“Ho visto in volto questa ragazza che è venuta ieri con una coppia di rom. La ragazza mi ha fornito il documento in cui ho letto Denise. La ragazza aveva sui 19/20 anni e parlava italiano. Ho sentito che era venuta qui a Scalea e cercava una sistemazione, prima è stata a Milano, Roma, Cosenza e adesso qui”.

Queste erano state le parole della signora che ha fatto la segnalazione, ma purtroppo quella ragazza non era Denise Pipitone, e qualche ora fa è stata raggiunta dai microfoni di Pomeriggio 5 ai quali ha confermato che si trattava di un errore e che inoltre lei era disposta a fare il test del DNA per toglie qualsiasi dubbio sulla faccenda. Eccole sue parole:

“Mi spiace dirvi che non sono io Denise Pipitone. Sono scioccata quanto voi. Stavo andando via dopo essere stata dal compro oro. Arriva la volante e ci ferma. Io e la mia amica non capivamo cosa fosse accaduto. Poi mi hanno portato in caserma e mi hanno chiesto tutto, dalla data di nascita al resto. Ho mostrato i documenti romeni e italiani, era tutto in regola. Nel mio certificato di nascita c’è scritto che sono nata in Romania da genitori romeni. Sono in Italia dal 2009 e ho fatto le scuole qui.  Sono venuta a Scalea perché ora sto con un’amica, ma sono di Cosenza.  Quando ho visto i Carabinieri che mi hanno fermata mi sono detta ‘cosa cavolo sta succedendo?

Sarei anche disponibile a fare il test del dna. Se serve per confermare le cose lo farò. Quando ho letto la notizia che potevo essere la bambina scomparsa sono rimasta spiazzata. All’inizio ho messo in dubbio tutto quanto.Capisco che in diverse persone abbiano ipotizzato fossi la piccola, ma posso dirvi sul serio che non è così. Però posso dire di aver avuto una vita difficile, ma come tante altre persone. In Italia sono arrivata e ho fatto lavori in nero. Sono figlia di romeni, non di rom. A sei anni sono venuta in Italia con mia madre.

Dicono che ho la stessa cicatrice di Denise, non ricordo come l’ho fatta. Mi hanno detto che è successo dai miei nonni. Sembra che abbia preso un colpo da un cavallo. Della Pipitone hop sentito parlare al tg e a Chi L’Ha Visto, ma non ho mai sospettato di essere lei. A Piera Maggio dico di non perdere la speranza, perché come è successo adesso con me, potrebbero esserci altre pista”.

 

 

 

LEGGI ANCHE

Nuovi sviluppi sul caso Denise Pipitone. “Chi l’ha visto” entra nella casa di Anna Corona


Rimani aggiornato con le ultime notizie di MondoTV24!

Visita MondoTV24.it per tutte le novità su TV, cinema, gossip e spettacolo. Non perdere neanche un aggiornamento, iscriviti ai nostri canali ufficiali:

WhatsApp: Resta connesso alle notizie più calde direttamente su WhatsApp. Clicca qui per unirti al canale e ricevi tutte le novità in tempo reale!

Telegram: Segui il nostro canale Telegram per contenuti esclusivi e breaking news. Unisciti al canale Telegram per essere sempre un passo avanti!

Seguici su MondoTV24 e scopri il mondo dell’intrattenimento a portata di click!

Scritto da Lorenzo Porcini
Parliamo di: