Amici, torna Luca Zanforlin nello staff dopo 7 anni “Io e Maria l’uno per l’altra dietro le quinte”

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2021-07-18

Luca Zanforlin ritorna dopo 7 anni nello staff di Amici, lo storico autore e presentatore si era allontanato nel 2013 dal programma che aveva curato per 16 edizioni per dedicarsi ad altre produzioni, per lui quindi è un ritorno a casa tornare ad occuparsi del talent più famoso d’Italia. Intervistato da FRALOF per PIUDONNA l’autore …

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Luca Zanforlin ritorna dopo 7 anni nello staff di Amici, lo storico autore e presentatore si era allontanato nel 2013 dal programma che aveva curato per 16 edizioni per dedicarsi ad altre produzioni, per lui quindi è un ritorno a casa tornare ad occuparsi del talent più famoso d’Italia. Intervistato da FRALOF per PIUDONNA l’autore si è lasciato andare a considerazioni sul programma e come esso rappresenti per i protagonisti uno spaccato di vita:

Quello che a mio avviso non si percepisce del tutto da fuori o dal telespettatore è la mole di lavoro che serve per confezionare questo prodotto. Amici è una macchina organizzativa impegnativa, attiva praticamente tutto l’anno. Oltre Maria e noi autori ci sono molte altre figure professionali indispensabili ( redazione, produzione, reparto tecnico, scenografia, consulenti musicali, costumi, registi, cameramen e molti altri) per la buona riuscita del programma. Maria è come uno chef, un direttore d’orchestra, ma intorno a lei gravitano e ruotano molte altri professionisti che portano al programma il proprio valore aggiunto.”  queste le parole di Zanforlin che ha parlato anche delle edizioni a cui ha partecipato anche se in realtà il programma non lo ha mai lasciato in maniera definitiva

“Ogni edizione è ed è stata speciale perché racconta il talento di una rosa di ragazzi scelti per quell’edizione. I tempi cambiano e via via nelle edizioni si è modificato anche il loro approccio nei confronti della danza e della musica. Amici, come ho detto più volte, non è un programma scritto, non ha un copione da seguire, ma semplicemente cerca di raccontare il “sogno” di questi ragazzi che decidono spontaneamente di venire in un talent. E’ chiaro che essendo un programma televisivo necessita di dinamiche di racconto che possano “agganciare” e intrattenere anche un pubblico di non addetti ai lavori. A mio avviso la scelta dei ragazzi è fondamentale. Il programma deve avere il compito di presentare al pubblico dei talenti variegati dove in molti si possono identificare o semplicemente affezionare. Tifare per il proprio beniamino, gioire e amareggiarsi, insomma provare la sensazione di essere sul quel palco con loro è già un buon risultato. Credo che un programma funzioni quando si percepisce onestà e verità, quando quello che succede può essere riconosciuto anche dal telespettatore. Tutti nella nostra vita abbiamo avuto una Celentano “stronza” ma  onesta o un Rudy “ provocatore” ma che ci smuove una riflessione . Amici parla di danza e canto ma le stesse dinamiche le possiamo ritrovare anche nella nostra vita quotidiana a prescindere se siamo ballerini o cantanti.

Molti nel 2013 avevano ipotizzato dissidi con Queen Mary come motivo del suo allontanamento, lo storico autore tiene a precisare che non c’è nulla di vero e che i rapporti sono sempre stati ottimi  “Maria prima di tutto è un’amica, ormai sono più di vent’anni che ci conosciamo e ci frequentiamo anche al di fuori della tv. Oltre l’amicizia c’è una stima reciproca indiscussa. Maria è la donna che mi piacerebbe essere laddove mi si presentasse la possibilità di rinascere femmina. Succede anche che litighiamo o ci arrabbiamo ( solitamente il litigio non dura più di qualche ora) ma per me è normale, mi succede di più di litigare con le persone delle quali provo stima e affetto che delle altre.”

Nel suo ultimo romanzo Zanforlin ha parlato di diversità, possibile che nel 2021 si debba ancora parlare di integrazione?

“Il problema non sono i ragazzi o le nuove generazioni che a mio avviso sono molto più avanti della nostra classe politica. I ragazzi sono molti più aperti mentalmente e non ricercano le classificazioni per etichette o generi. Sono molto più fluidi e consapevoli che l’orientamento sessuale è solo sinonimo di libertà. I ragazzi hanno superato da molto questo pregiudizio. Vivono la loro sessualità in maniera più consapevole e tranquilla. Chiaro esistono ancora degli imbecilli ma non credo sia colpa loro, ma semmai dei genitori o dei loro referenti adulti che vengono influenzati da una classe politica retrograda e anacronistica.”

Zanforlin ha anche parlato del suo rapporto con i genitori, diversi da lui, ma con i quali ha voluto sempre costruire un dialogo, ascoltando le persone seppur nella loro diversità di vedute si può acquisire una maggiore consapevolezza delle cose.

 

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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