domenica, Maggio 19, 2024

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Amici 23, Holden e il ricordo del “talento che fù”

Scrollando lo smartphone in questi giorni è praticamente impossibile non essersi imbattuti in almeno un contenuto che abbia per protagonista Holden, il cantante di Amici 23 più divisivo di questa edizione. Si perchè Holden, o “San Holden”, come lo ha recentemente definito provocatorio l’ex insegnante Luca Jurman, o lo si ama o lo si odia.

In molti sinora ne hanno apprezzato le doti indiscusse di producer dei suoi brani, sulle doti canore invece.. beh, non è necessario esprimersi. Se una fetta considerevole di pubblico lo esalta definendolo “maestro”, una parte altrettanto consistente di utenti lo accusa duramente sui social di non meritare il successo che sta avendo nel programma, “favorito” da un cognome che parla prima delle sue canzoni. Dove sta la ragione? Come in tutte le cose, nel mezzo.. semplice.

Semplice come le considerazioni riportate di seguito, che prescindono totalmente da un giudizio personale sul tipo di musica da lui proposta.

Amici e il ricordo del “talent che fù”

Chi come me ha seguito negli anni Amici, fa fatica a riconoscere una trasmissione che, del talent di origine, conserva ben poco. Certo, mi direte voi, che il programma si evolva è più che fisiologico, cambiano i tempi, le mode, la musica.. quello che a parer mio dovrebbe, o avrebbe dovuto, rimanere il focus centrale del programma sono i ragazzi e il loro talento. Amici si è sempre professata scuola di talento, prima di essere l’intrattenimento del sabato sera. Ma siamo sicuri che lo sia ancora oggi? Mi permetto di sollevare qualche dubbio in proposito .. e l’ultima polemica su Holden ne è l’esempio più calzante.

Holden, l’allievo ribelle a cui tutto è permesso

L’allievo ribelle che non rispetta il regolamento, che entra ed esce dalla scuola come fosse un albergo, salta lezioni e turni di pulizie e non compare mai nel pomeridiano in casetta con gli altri ragazzi (al punto che mi viene da pensare dorma altrove) continua il suo percorso nella scuola, mentre molti allievi altrettanto talentuosi e sicuramente più rispettosi di lui sono già stati eliminati. Sorge spontaneo chiedersi: perchè? Perchè il suo è un personaggio che indubbiamente quest’anno funziona, crea dinamiche e porta più share. Del resto i ribelli hanno sempre “retto bene”, basti pensare alle scorse edizioni. Personaggi come Briga o Wax funzionano e danno al pubblico ciò che vuole. Ecco spiegata dunque la discussione che ha tenuto banco nella prima serata di Sabato scorso, mandata volutamente in onda (perchè, essendo la trasmissione registrata, si sarebbe potuto tranquillamente evitare).

Holden non prepara il guanto di sfida creatività proposto da Lorella Cuccarini dando come giustificazione quella di aver lavorato al disco tutta la settimana fino alle 6 del mattino e il suo professore, cosa fa?  Invece di rimproverarlo lo giustifica adducendo, stile Chiara Ferragni, un “errore di comunicazione” tra loro, della serie “non avevo capito che non lo stesse preparando, ma sono sicuro che la prossima volta non mancherà all’impegno preso”.

La reazione della Cuccarini è stata più o meno quella di chiunque altro assistesse alla scena seduto in poltrona e infatti sui social è stato un susseguirsi di tweet e commenti a sottolineare il comportamento arrogante del ragazzo.

La giornalista del Corriere della Sera, Grazia Sambruna, lo ha definito “spocchioso” ma è Luca Jurman, definendolo “San Holden”, ad aver centrato a parer mio il nocciolo della questione. Il problema è solo in parte l’atteggiamento del ragazzo, quanto piuttosto il comportamento giustificativo di giuria e professori che per tutta la serata, di fronte alle sue parole, non solo hanno taciuto ma lo hanno anche esaltato. Nessun rimprovero per lui.

Da quando in un talent in cui i ragazzi partecipano per imparare quello che si spera sia il loro futuro mestiere, si ci può arrogare il diritto di “dettare legge”, di decidere cosa fare e cosa no, se preparare un pezzo per la puntata o concentrarsi sul proprio disco? Come si fa allora a non pensare che il ragazzo sia poco rispettoso verso il programma ma anche verso gli altri suoi stessi compagni? Gli altri ragazzi è vero non “si autoproducono” ma preparano comunque più esibizioni alla settimana senza battere ciglio. Se, come sottolineato, il ragazzo non ha tempo di preparare le prove dovendo produrre il disco, viene naturale chiedersi per quale motivo non sia già tornato a casa. Evidentemente Amici non è un programma di cui ha particolare bisogno per emergere. 

Lorella ha ragione, Amici è una scuola e ci sono impegni presi che devono essere portati a termine. Sarebbe stato meglio per lui a questo punto rifiutare il guanto, adducendo una giustificazione a caso (la giuria lo avrebbe senza dubbio supportato), evitandosi almeno una simile figuraccia. La verità è che le deroghe concesse sinora ad Holden per alcuni suoi atteggiamenti non sono state concesse a nessun altro allievo. Avrà qualche ripercussione quanto è successo sulle ultime puntate? Assolutamente no, per prof e giuria è tutto dimenticato. Almeno fino alla prossima polemica che lo vedrà coinvolto, dove di nuovo si cercherà di trovare una scusante al suo ennesimo comportamento scorretto. Tutto questo di fronte agli altri allievi che purtroppo non possono godere degli stessi suoi privilegi.

Per carità, per quanto possa non condividere l’uso eccessivo di autotune delle sue esibizioni, non si può non apprezzare la dedizione che Holden mette nel voler curare ogni minimo dettaglio dei suoi lavori (che tra l’altro sono il più delle volte convincenti), ma a questo punto converrete con me che, per prendere parte ad un programma a cui ha partecipato volontariamente ma in cui appare spesso e volentieri svogliato solo quando non ha nulla di meglio da fare, beh avrebbe fatto meglio ad evitare!

Quanto successo non lo penalizzerà più di tanto. Pur non avendo grande fame di vittoria (sembra che per lui trionfare non sia poi di primaria importanza), il ragazzo riuscirà a posizionarsi bene nelle ultime puntante. E così alla fine non resterà che chiedersi se ad aver convinto siano stati lui e il suo talento o piuttosto il cognome che porta.

 

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Cecilia Martello
Cecilia Martello
Cecilia Martello vive a Torino, dove studia alla Facoltà di Giurisprudenza. Appassionata di letteratura, scrittura e musica ha conseguito il diploma di maturità classica presso il liceo classico V. Alfieri di Torino, indirizzo comunicazione, approfondendo aspetti legati alla comunicazione giornalistica e pubblicitaria. Dopo il conseguimento della laurea Cecilia ha intenzione ampliare le sue conoscenze nel mondo della comunicazione frequentando un master in giornalismo radiotelevisivo e multimediale.

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