Verissimo, Fiordaliso racconta la nascita del secondo nipote e la scomparsa dell’amato fratello

Verissimo, Fiordaliso racconta la nascita del secondo nipote e la scomparsa dell’amato fratello

Ospite della puntata di Verissimo di sabato 23 novembre 2024, Fiordaliso racconta a Silvia Toffanin la gioia di essere diventata nuovamente nonna. La sua vita da nonna riempie le sue giornate, l’ultimo nipote è nato lo scorso settembre 2024, mentre la più grande si chiama Rebecca.

”Sono contenta di essere qua, non piangerò” esordisce Fiordaliso, che entra in studio sulle note di “Non voglio mica la luna” hit da quanta anni.

“I miei genitori ci hanno cresciuto con dei valori fortissimi, oggi se ho un problema chiamo i miei fratelli, mia sorella è la mia migliore amica. Spero di aver trasmesso questi valori ai miei figli, sono una nonna presente. Abbiamo un bel dialogo. Però a volte ho paura di dire che sono felice, sotto questo aspetto sono felice ma ho paura che so strappi qualcosa, però sono molto felice” ha confessato Fiordaliso a Silvia Toffanin.

“Sono rimasta incinta la prima volta a 16 anni, mia mamma ha fatto da mamma a mio figlio, mi ha aiutato. Secondo me una donna deve diventare mamma a 30 anni, poi fate come volete” ironizza Fiordaliso. “Ho perso molti momenti importanti dei miei figli per via del lavoro”.

Il rapporto con i nipoti

“È speciale, è meravigliosa. Però è anche molto timida e molto riservata, non so quanti in classe sappiano che sua nonna è Fiordaliso. Quando mia nipote compirà 18 anni vorrei girare il mondo con lei: mi piacerebbe andare in Cina, in India, visitare insieme a lei posti che nemmeno io ho mai visto” aveva dichiarato Fiordaliso nell’ultima intervista a Verissimo.

La scomparsa del fratello Luciano

Fiordaliso ha perso uno dei due fratelli, Luciano, a soli 40 anni a causa di un tumore al cervello. “Ho chiesto anche ai medici che senso avesse prolungare ancora la sua sofferenza, sapendo che non c’era più nulla da fare. Lo avrei fatto io stessa, per lui sarei andata anche in galera pur di non vederlo più soffrire.  Noi l’avevamo curato finché ha iniziato a non camminare più, era come mezzo pazzo, poiè diventato anche cieco e non ce la faceva più. Aveva pure un buco nello stomaco per mangiare: non è una vita quella (…) Nei suoi ultimi tre giorni ero io con lui di notte: e lui, che per noi era Lucio, è morto proprio il giorno di Santa Lucia, se l’è portato via con sé…”  rivela Fiordaliso ai microfoni di Storie Italine.

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