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Uomini e Donne, Tina Cipollari come non è mai apparsa, retroscena sulla sua vita privata, ecco le sue parole

E quando non se lo aspettava nessuno è arrivata la Tina Cipollari inedita, quella privata, lontana dalla donna risoluta, graffiante e ironica che i telespettatori hanno imparato ad amare. Ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, l’opinionista di Uomini e Donne ha raccontato dei particolari della sua vita sconosciuti al pubblico televisivo, ecco le sue parole :

Diciamo che il mio pubblico conosce soltanto una parte della mia vita. Nessuno in realtà conosce però la mia storia da quando ero bambina. Non ho mai parlato di me. Non mi sono mai raccontata di ciò che avevo vissuto, di quella che è stata la mia vita prima di essere conosciuta. Da lì è partito tutto. Ho deciso di raccontarmi e devo dire che ho fatto tanta fatica. C’è questo tuffo nel passato che mi ha resa nuovamente fragile e che mi ha fatto ricordare delle cose che probabilmente avevo cercato tutta la vita di accantonare. Devo dire che oggi grazie a quella bambina che ero, sono la donna che sono.”

Tina ha raccontato di avere avuto un passato doloroso :

Sono nata in una famiglia modesta. I miei genitori erano due contadini, lavoravano tutto il giorno nei campi, non avevano molto tempo per dedicarsi ai figli. Mio padre si alzava alle tre del mattino, una vita molto faticosa e dura. Mia madre è stata una donna fortissima con tante energie, riusciva a occuparsi di quattro figli e andare anche a lavorare. Anche lei svolgeva questa attività, una donna che non riusciva mai a essere felice, a essere contenta. Vedevo la sera questa donna stanca, con tanta voglia di fare, ma che purtroppo le sue energie erano state esaurite e quindi non mi aspettavo nulla da lei. Sapevo che non poteva dare più di quello che stava dando. Ricordare questi momenti mi fa male. Non volevo che questo accadesse perché ho sempre cercato di mascherare tanti dolori, tante cose proprio attraverso le risate. Ho questo modo di fare con il sorriso ma che nasconde in realtà tanti dolori, tante angosce.”

A questo proposito l’opinionista ha raccontato un particolare :

Era inverno, la mamma ci voleva portare a Roma, dovevamo prendere questa famosa corriera e dovevamo fare un pezzo di strada perché non avevamo la fermata proprio davanti casa. Dovevamo fare un pezzo di strada serrata che quando pioveva si formava del fango e quindi si sporcavano le scarpe. Siamo saliti sul pullman e arrivati in questo quartiere di Roma dovevamo prendere il taxi per raggiungere il centro. Mi ricordo che questo ci guardò e ci disse “avete le scarpe sporche di fango, mi dispiace non potere entrare. Mia madre mi guardò, capì che ero a disagio e mi disse “ma non ti preoccupare dai è solo un idiota, non è per quello, ha finito le corse e non vuole farci entrare”. Non ha voluto farmi pesare questa cosa delle scarpe. La mia vita era fatta di complessi. Vivevo il fatto di vivere in campagna come se fosse una cosa da povera gente, da gente disastrata, emarginata. Capitava che quando si parlava di contadini, venissero considerati un po’ una specie a parte, contadini quindi gente che non conta nulla, solo dedita al lavoro e basta. Volevo aiutare mia madre perché capivo che faceva grossi sacrifici per andare avanti, poi anche per rendermi indipendente. Avevo il desiderio di comprarmi delle cose, sai quando diventi adolescente hai il desiderio di comprarti un rossetto, un ombretto, un jeans. Tante cose che mia madre non poteva permettersi. Allora mi inventavo tante cose come andare a fare la cicoria. Vendevo la mimosa quando era il periodo della fioritura. Lavori come la rappresentante, la baby sitter. Sono cresciuta un po’ in fretta, questa situazione mi portava di aiutarmi come potevo. Mia madre mi diceva sempre che dovevo rendermi indipendente, non dovevo dipendere mai nessuno.”

Dopodichè la rivelazione che nessuno si sarebbe aspettato, il racconto di un amore molto sofferto con una persona più grande di lei e che lei ha definito il più grande amore della sua vita :

Antonio è stato credo il mio unico grande amore, il mio principe azzurro che in parte mi ha fatto vivere quei sogni che io ho sempre fatto. Una storia davvero bella che poi è finita male, che però ha segnato la mia vita. Sognavo un figlio con lui. Un uomo che mi ha insegnato proprio a vivere, mi ha dato tanto, mi ha arricchito interiormente. Ha fatto sparire le mie insicurezze, le paure, le incertezze, tante cose. E’ stato veramente un incontro che ha cambiato la mia vita in meglio. Lui è morto tanti anni fa. Dopo la fine di questa storia mi sono trovata da sola, ma ormai ci sono abituata, fa parte della mia vita, la solitudine. Quelle sofferenze mi hanno aiutata ad apprezzare quelle piccole cose, ad essere felice poi in un futuro e questo per me è stato molto importante e lo è tuttora. La fede mi ha aiutata tantissimo. Non avendo un grande dialogo con i miei genitori né con il resto della famiglia, spesso parlavo con Dio

E per finire Tina ha parlato della sua esperienza a Uomini e Donne, il programma che la ha resa famosa e di cui è diventata una presenza iconica, quasi un monumento :

No Maria io esco è stata una delle mie espressioni più divertenti ho riso tanto rivedendomi. Mi ha fatto bene questo momento di allegria. Arrivo nello studio grazie a mia sorella. Lei guardava il programma, andava in onda da poco, lei era molto appassionata, me ne parlò mi disse “sai c’è questo programma con quest’uomo seduto su questo trono che offre questo anello alla donna che riuscirà a stupirlo”. Ancora non avevo capito il meccanismo, mi disse “perché non telefoni. Mi presentai e tutto iniziò da lì”

 

 

 


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Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri
Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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