UeD, Nicola Vivarelli si racconta: “Se penso a Gemma? Certo! E’ stato un percorso..”

Nicola, come sta? Come procede la crociera?

«Non posso certo dire che sto male: stiamo tutti vivendo un periodo molto particolare, quindi posso solo ritenermi fortunato ad avere un lavoro, nonostante le difficoltà che ci possono essere; dopotutto, la vita ci pone sempre degli ostacoli. Non parlerei proprio di crociera: qui a bordo non siamo molti, passeggeri non ce ne sono, l’equipaggio è ridotto al minimo e ovviamente non svolgiamo le normali operazioni di una nave da crociera. Rimaniamo per lunghi periodi al largo delle Bahamas, all’ancora, e periodicamente ci spostiamo a Miami per fare rifornimento e carico di provviste. Purtroppo non è così emozionante come sembra, durante questo periodo complicato non è semplice non poter mai mettere piede sulla terraferma. Le giornate sono lunghe, il lavoro è tanto, ma questo mi aiuta a distrarmi e far sì che il tempo passi più velocemente. Dopotutto, sapete come diciamo noi marittimi? Il giorno più bello di un imbarco è lo sbarco. Per fortuna ho incontrato un buon team, non posso certo lamentarmi, mi trovo bene con i colleghi e nel mio tempo libero mi dedico all’attività fisica, lettura e fotografia. Cerco di tenermi il più impegnato possibile ».

Quando è su una nave in mezzo al mare, cosa le manca di più della terraferma?

«Ci sono tante cose che mi mancano: il cibo di casa, l’odore di pulito di camera mia, il mio amato cane, le risate con gli amici e le lunghe e divertenti cene insieme. Passare tanti mesi fuori casa, lontano da tutto e da tutti, mi fa apprezzare anche le piccole cose che la vita ti offre, anche le più trascurabili, momenti quotidiani che si rivelano indispensabili

E la persona che le manca di più?

«In assoluto, mamma. Ormai, è dall’età di vent’anni che alterno otto mesi a bordo e circa quattro a casa. Ho passato parecchio tempo da solo, e ne ho avuto altrettanto per riflettere e domandarmi se questa fosse davvero la vita che desidero. Tutte le volte che torno a casa da un imbarco, vedo mia mamma sempre più diversa, mi accorgo che gli anni passano anche per lei: leggo nei suoi occhi un senso di vuoto, come se le fosse mancato l’ossigeno per otto mesi. Quando torno, e si apre quella porta scorrevole dell’aeroporto, la vedo in tutto il suo splendore, felice di ritrovarmi! Quando siamo giovani non ci pensiamo, siamo troppo presi dal realizzarci e costruirci sotto il profilo professionale, dimenticandoci dei valori altrettanto importanti, come de-dicare parte del nostro tempo alle persone che amiamo. Ricordo gli insegnamenti del mio caro nonno, mi diceva spesso di godermi ogni giorno come se fosse l’ultimo. E forse intendeva anche di passarlo con le persone giuste. Io non ho avuto un padre molto presente, un po’ per il suo lavoro e un po’ perché si è risposato e trasferito in Puglia. Le telefonate non bastano e neanche il vedersi una volta l’anno. Mi mancava vederlo a una partita di calcio, all’uscita da scuola o fuori dalla porta di casa e, magari, saltargli al collo mentre mi aspettava a braccia aperte. Non mi ha mai privato di nulla ma forse la cosa di cui ho sentito più l’assenza è stata proprio la sua presenza».

Sta facendo delle riflessioni profonde.

«Probabilmente perché ho ventisette anni e, nella mia testa, c’è una vocina che continua a ripetermi che non sono più un bambino: penso a un domani, penso che vorrei avere una donna al mio fianco e magari un figlio. So anche che non vorrò perdermi i momenti più belli della sua crescita. Vorrò essere con lui durante il suo primo pianto, guidarlo nei suoi primi passi ed essere presente quando ci chiamerà mamma o babbo. Siamo padroni della risorsa più forte che ci sia, il tempo, e tocca a noi sfruttarlo al meglio».

Come affronta di solito i momenti di nostalgia?

«Capita, a volte, che arrivino momenti in cui vorrei lasciare tutto e prendere il primo aereo per tornare a casa; forse sono solo attimi impulsivi causati dallo stress o dalla mancanza di qualcosa. Più che momenti di nostalgia, li definirei occasioni in cui vorrei avere accanto una persona a me cara, indifferentemente da un amico o da un parente, per cogliere l’occasione di sfogarmi, confidarmi e raccontare le difficoltà della giornata o qualsiasi altro problema. Quando sento il bisogno di casa, faccio videochiamate con mamma e amici. Se non riesco per svariati motivi, cerco di distrarmi facendo spesso passeggiate al tramonto sui ponti aperti, cogliendo l’occasione di fare qualche bello scatto. Mi dedico alle mie passioni, come lo sport».

Riesce a seguire il programma ogni tanto? Cosa pensa di quello che sta attraversando Gemma? A quanto pare sta affrontando una nuova delusione d’amore.

In questo momento il suo cuore è ancora libero?

«Al momento il mio cuore è libero, desideroso di trovare una compagna stabile. In questo lungo periodo, più del solito, ho avuto modo di pensare al rapporto di coppia e alla persona che vorrei al mio fianco. Fino a ora non sono riuscito a instaurare una vera relazione, o forse non l’ho desiderato tanto come in questo momento. Mi rendo purtroppo conto che non è semplice un rapporto a distanza, ne ho l’esempio in casa. Un sana relazione va costruita giorno per giorno condividendo tutto, aiutandosi a vicenda, imparando l’uno dall’altra a utilizzare i propri interessi e le proprie passioni per vivere momenti di spensieratezza, cercando di stare sereni e di sorridere più spesso possibile».

C’è qualche cavaliere o ex dama che sta sentendo in amicizia?

«È capitato, alcune settimane fa, di scambiare qualche messaggio con Valentina Autiero per qualche saluto, ma niente di particolare. Qualche volta chiamo Gianluca De Matteis e Matteo Ranieri per sentire come stanno, e scambiarci gli auguri. Una volta ho sentito Armando, mi ha fatto piacere, ci siamo salutati. E, ovviamente, capita di mandare qualche messaggio a Gemma, è sempre bello fare due chiacchiere con lei e sentire come sta»

Di tanto in tanto, pensa ancora a Veronica?

«No, sinceramente non penso mai a Veronica»

Invece a Gemma, pensa mai?

«A Gemma sì, certo che ci penso. È stato un percorso che non dimenticherò. Per i bei momenti passati insieme, le belle chiacchierate e per ciò che ho imparato da lei, la rispetto e ci sono molto affezionato. Spero di rivederla al mio rientro».

Si vocifera di una sua presunta partecipazione a un reality, quanto c’è di vero in questi rumor?

«Ho visto solo qualche post dove parlavano della mia partecipazione a l’Isola dei Famosi.Sinceramente non ne so nulla e non ho ricevuto nessuna chiamata in merito».

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