Telegram nell’occhio del mirino: possibile sospensione?

di Lorenzo Porcini

Pubblicato il 2020-04-17

E sono poco più di due settimane che la piattaforma di messaggistica TELEGRAM è al centro dell’attenzione mediatica in Italia e nel mondo. Il motivo? Ne abbiamo più di uno. Dall’uso improprio di foto e informazioni private alla diffusione di FAKE NEWS, dal revenge porn alla diffusione illegale di libri e manuali pdf, si può dire che l’amatissima app ha dato filo da torcere …

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E sono poco più di due settimane che la piattaforma di messaggistica TELEGRAM è al centro dell’attenzione mediatica in Italia e nel mondo. Il motivo? Ne abbiamo più di uno.

Dall’uso improprio di foto e informazioni private alla diffusione di FAKE NEWS, dal revenge porn alla diffusione illegale di libri e manuali pdf, si può dire che l’amatissima app ha dato filo da torcere e continua ad essere oggetto di numerose critiche che non escludono come soluzione una possibile sospensione dell’attività della stessa piattaforma.
Ma vediamo più da vicino cosa è successo…
Così esordisce Fedez, il famosissimo cantante e marito dell’imprenditrice Chiara Ferragni, dopo aver denunciato alla polizia postale l’attività illecita di un gruppo presente da tempo sulla piattaforma sotto il nome di “Stupro tua sorella”, dove erano presenti anche foto di nudo (Photoshop) di Chiara.
Ma la Ferragni non è stata l’unica vittima del gruppo: tra materiale pedopornografico e pornografico, indirizzi, numeri telefonici, profili social e istigazioni alla violenza e al femminicidio, numerose sono le persone coinvolte nello scambio di informazioni personali, alcuni per vendetta, altri per piacere perverso.
Che sia un reato diffondere materiale sensibile è certo, ma c’è chi discute sulla poca educazione al rispetto del proprio ed altrui corpo, riportando una parte di responsabilità  a coloro che hanno inviato materiale pornografico di propria spontanea volontà senza prendere le dovute precauzioni (nonostante siano centinaia le star del web che da anni istruiscono le giovani donne e i giovani uomini nell’arte del sexting).

Fatto sta che il pericolo non è ancora arginato, dal momento che, a seguito della denuncia di Fedez, gruppi come questo si sono moltiplicati, e con essi, anche i partecipanti, arrivando ad un totale di 150.000 utenti.

 

Ma al centro delle discussioni ci sono altre questioni, come lo scambio illegale di libri pdf, che vanno a minare il mercato ordinario sulle piattaforme di acquisti online. Ogni gruppo si occupa di una categoria di libri, dalla narrativa alla didattica, e, per non farci mancare nulla, allegati ai libri si trovano anche numerosi film e serie TV, disponibili con un solo click.

Poco male (anche se illegale) finché l’uso della piattaforma è legato alla diffusione della “cultura”. Ma che dire sulle fake news che circolano liberamente, e ammettiamolo, non è il momento migliore, grazie a “giornali” pseudoscientifici?

Dal 14 aprile 2020la Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) ha chiesto all’autorità garante delle comunicazioni (AGCOM) di sospendere il servizio Telegram Italia a causa della diffusione di giornali online che ha comportato una perdita economica importante alle editorie italiane.
Ma a rendere ancora più pericolosa la faccenda ci pensano coloro che, sotto il nome di giornali importanti, fanno circolare sulla piattaforma notizie relative all’emergenza Coronavirus del tutto fake, seminando panico e incertezza che si trasformano in sfiducia totale nei confronti delle autorità e della tutela verso la salute pubblica.
Che ci troviamo a fronteggiare una minaccia di grande portata (emotiva, economica e fisica) non c’è dubbio, ma perdere il contatto con la realtà e aggiungere ipotesi di complotti mondiali e imminenti genocidi ad un’Italia che è già piegata dall’epidemia, sembra essere l’unico obiettivo di Telegram nelle ultime settimane.

Intanto resta plausibile una sospensione del servizio, che a parer di molti, potrebbe portare più benefici che problemi, almeno finché non ci sarà tempo e risorse per occuparsi delle numerose attività illecite che hanno modo oggigiorno di fiorire senza limiti nella piattaforma nell’illegalità.

Lorenzo Porcini

Fondatore e Social Manager di MondoTV24. Gestisco la parte editoriale e social del sito.

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