Fedez svela il lato oscuro della musica: “Tour annullati, debiti e cachet gonfiati”, ecco cosa ha rivelato

Fedez svela il lato oscuro della musica: “Tour annullati, debiti e cachet gonfiati. Il sistema è malato”

Dopo le rivelazioni di Federico Zampaglione e l’inchiesta di Selvaggia Lucarelli, anche Fedez rompe il silenzio e punta il dito contro il sistema discografico italiano. Ospite di una recente puntata del Pulp Podcast, il rapper ha raccontato cosa si cela dietro il boom apparente dei concerti, tra tour annullatibiglietti svenduti e pressioni economiche che mettono in ginocchio gli artisti.

Concerti e biglietti troppo cari: “Non dipende dai cantanti”

Fedez ha spiegato che il prezzo dei biglietti spesso non è una scelta diretta degli artisti, bensì una conseguenza degli anticipi milionari richiesti per poter salire su un palco:
“Io cerco di tenere i prezzi bassi, ma spesso non dipende da noi. Gli anticipi da restituire sono altissimi e alla fine a pagare siamo noi”, ha dichiarato.

“La discografia si regge sugli anticipi: è una follia”

Nel corso dell’intervista, Fedez ha illustrato il funzionamento del sistema:
“La discografia si basa sugli anticipi. Ti danno cifre enormi e poi ti ritrovi a dover fare un tour extra per recuperare i soldi. Alla fine restano a carico tuo anche tutte le spese”, ha raccontato, lasciando emergere un quadro tutt’altro che roseo per chi lavora nel settore.

Fedez contro i manager: “Ti spremono per soldi”

Il rapper ha denunciato il ruolo spesso controverso di manager e organizzatori, accusandoli di approfittarsi degli artisti per guadagno personale:
“Ti spremono, ti spingono oltre i tuoi limiti, anche economicamente. Io stesso ho denunciato un booker dopo aver scoperto il suo gioco”, ha dichiarato.

La verità dietro i concerti negli stadi

Fedez ha parlato anche della moda dei concerti negli stadi, che per alcuni artisti sono un vanto, ma per molti altri un rischio:
“Fare uno stadio sold out e poi non ripetersi è visto come un passo indietro. Ma tirare troppo la corda può rovinare una carriera”, ha spiegato. L’unico esempio di artista realmente sostenibile in questo tipo di eventi, secondo lui, è Ultimo, ormai “di casa” negli stadi italiani.

Un sistema che implode: “Gli artisti sono le prime vittime”

L’intervento di Fedez si inserisce in un dibattito sempre più acceso sulla crisi dell’industria musicale italiana, dove l’immagine patinata dei successi non corrisponde alla realtà vissuta dagli artisti. Tra tour fallimentari, spese impreviste e contratti svantaggiosi, i cantanti rischiano di finire indebitati, vittime di un sistema che, secondo Fedez, è sempre più vicino al collasso.


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Scritto da Simona Russo
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