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Sanremo 2022, Gianni Morandi “Il Festival è un palcoscenico straordinario, meglio in gara che ospiti”

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2022-01-19

E’ il solito Gianni Morandi con la sua professionalità e il suo sorriso rassicurante ad incontrare i giornalisti in occasione della prima data del suo concerto al Teatro Duse di Bologna, un teatro che per lui rievoca enormi ricordi in quanto è il teatro in cui ha debuttato 64 anni fa e nel quale ha …

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E’ il solito Gianni Morandi con la sua professionalità e il suo sorriso rassicurante ad incontrare i giornalisti in occasione della prima data del suo concerto al Teatro Duse di Bologna, un teatro che per lui rievoca enormi ricordi in quanto è il teatro in cui ha debuttato 64 anni fa e nel quale ha mosso i primi passi un altro grande bolognese della musica leggera italiana, quel Lucio Dalla di cui a marzo ricorrerà il decimo anniversario della scomparsa.

Oltre alla grande soddisfazione di poter tornare a cantare in pubblico dopo lo stop per la Pandemia e dopo il grave infortunio, Gianni Morandi non ha potuto non fare menzione al grande appuntamento che lo aspetta in Riviera i primi di febbraio, un ritorno al Festival in grande stile con un pezzo scritto per lui da Jovanotti, collaborazione artistica nata per caso mentre Morandi era in ospedale a causa dell’ infortunio occorsogli : ” L’ 11 marzo ho avuto l’incidente, mi ha chiamato Jovanotti per vicinanza e chiedermi come stessi, nella conversazione è uscito che aveva una canzone nel cassetto l’ ‘Allegria’ e mi ha detto che se la avessi cantata io gli avrebbe fatto piacere, dopo questo successo Lorenzo mi ha proposto ‘Apri tutte le porte’ abbiamo provato a mandarla ad Amadeus e ci ha preso. Io son un esperto di Sanremo una edizione la ho vinta, altre volte mi ha portato fortuna.’ Apri tutte le porte’ è una canzone di speranza con un arrangiamento formidabile, vado a Sanremo con entusiasmo nella speranza che la canzone possa piacere.”

Gianni Morandi ha parlato anche del suo infortunio e di quanto si ritenga fortunato ad essere sopravvissuto, ha parlato anche di casi della vita come da qualcosa di negativo possa scaturire qualcosa di grande, senza l’incidente non ci sarebbe stata la telefonata di Jovanotti non sarebbe nata “l’Allegria” e di conseguenza “Apri tutte le porte”. Ad un certo punto la telefonata a Jovanotti è d’obbligo, Gianni Morandi nel bel mezzo della conferenza stampa ha preso il suo telefono e  lo ha chiamato ” Con Gianni è stato un rincontrarsi di nuovo, io sono un suo grande fan un suo grande ammiratore– ha detto Jovanotti che ha aggiunto – lo ho chiamato in ospedale e lo ho sentito abbattuto, avevo questa canzone, ‘ L’ Allegria’ nel cassetto e gli ho detto ‘Gianni se la canti tu viene sicuramente meglio’, dopo è arrivato il progetto di ‘Apri tutte le porte’ quando è arrivato l’ok di Amadeus io e Gianni ci siamo guardati e abbiamo detto ‘Caspita adesso dobbiamo andarci davvero’ il gioco è diventato realtà”

Infine alcune considerazione di Morandi sull’attuale Festival di Sanremo, lui che lo ha vissuto in tutte le vesti compresa quella di direttore artistico : ” Sanremo è diventato un palcoscenico straordinario e trovo che sia molto più importante andare in gara che come ospiti, la gara è una vetrina in cui sei protagonista per 5 serate non si esaurisce con una esibizione di 4 minuti, la gara ormai non fa più paura, non ti stronca più la carriera come un tempo, anche perchè Sanremo è Sanremo, tu rimani sempre l’artista che sei e sei stato, l’importante e mettersi in gioco e sperare che la canzone piaccia è quello che conta”.

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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