Renato Zero e la lettera a Giulia Cecchettin: “Giulia il tuo amore è ancora qui e parlerà…”

Numerosissimi volti noti hanno speso parole bellissime dedicate a Giulia Cecchettin, tra questi ritroviamo l’immancabile Renato Zero.

Lui che si è sempre definito: messaggero dell’amore in qualsiasi forma e misura, oggi utilizza il suo account Instagram per dedicare una lunghissima lettera a Giulia, vittima delle atrocità in seno alla nostra società.

Le parole di Renato

Il cantautore ha voluto scrivere a Giulia parole dolci ma anche crude, affermando che l’amore universale non crea mai dolore o sofferenza:

“Dolce, tenera Giulia, ho saputo che sei andata via. Anzi che un’ingiustizia sentenza ti ha strappata dagli affetti più cari. E da questa vita che meritavi di vivere pienamente. Nessuno, credo, sia in grado di comprendere certi amari sviluppi di taluni amori, che nascono già, con disfunzioni ed inspiegabili epiloghi. Io che ho sempre cantato amore, in varie forme e contenuti, in molte occasioni, con molta riluttanza e profonda angoscia, mi è toccato, l’ingrato compito, di denunciare certe pericolose devianze di un sentimento che dovrebbe rappresentare: un rifugio e salvezza per chi ha fede e rispetto verso un ideale così alto, nobile e necessario. Giulia il tuo amore è ancora qui e parlerà, respirerà e ti rappresenterà PER SEMPRE! Io e tantissimi altri sani e appassionati testimoni, ti porteremo nel cuore! Tu hai vinto!!! L’odio invece, ancora una volta, ne esce sconfitto. Che il signore raccolga la tua anima innocente e le offra la pace migliore!!! Il tuo per sempre amico. Renato”.

https://www.instagram.com/p/Cz3VnwlLjLP/?igshid=NzBmMjdhZWRiYQ==

Un accorato messaggio quello di Renato Zero, che raccoglie in se la matrice attraverso cui l’amore dovrebbe fluire. Un messaggio che cita anche le devianze che non devono mai essere interpretate come “Amore”, ma come illusione di esso.

Giulia ha perso la sua giovane vita per mano di un ragazzo che non accettava un “NO” come risposta, l’ha colpita ripetutamente, alla testa e al collo nonostante la ragazza tentasse invano di difendersi dalla lucidità ed efferatezza del suo assassino.

Giulia è morta perchè qualcuno ha deciso che la sua giovanissima vita dovesse finire, un corpo esanime e stanco è quello che resta della ragazza che aveva tantissimi sogni da realizzare e una vita per poterli raggiungere.

Con Giulia lentamente muore una parte di noi

Giulia è morta perchè chi diceva di “Amarla” ha deciso di mettere fine alla sua vita, Giulia è morta perchè ormai il femminicidio per quanto condannato, per quanto utilizzato come “sponsor” principale in qualsiasi propaganda politica, di fatto resta un cancro difficile da estirpare dalla nostra società. Una società che ancora prova fatica a credere alle donne che denunciano, quasi come se in maniera implicita la colpa fosse sempre della donna. Non è mai una colpa essere “Nata” donna e nessuno ha il diritto di toglierle la vita!

Ora è troppo facile piangere, ora è troppo facile dire si poteva evitare, quando in realtà non si evita mai, è troppo comodo scrivere uno sterile post in cui fai eco con le migliaia di persone che hanno espresso solidarietà a Giulia, quando la reale domanda è perchè esiste una: Giulia, Roberta, Elena, Melina, Sara, Margherita, quante ancora dovranno morire per mano di uomini che sentono in se il diritto in nome dell’amore di poter mettere fine alle innumerevoli vite di: compagne, mogli, fidanzate, madri, sorelle e cugine.

Per quanto ancora questa società permetterà ad un uomo di sentirsi in diritto di disporre della vita della donna come meglio crede? Un giorno forse l’uomo capirà cosa significhi realmente amare e non possedere. Amare significa avere cura di qualcuno, proteggerlo e arricchire i suoi istanti senza mai soffocare la sua libertà. Per l’ennesima volta la mano di un “Essere” ha messo fine alla vita di una donna, per l’ennesima volta non sono bastate le avvisaglie e i segnali, per l’ennesima volta tutti noi abbiamo perso.

Abbiamo perso tutti

Perchè non è solo la famiglia di Giulia ad aver perso una figlia, sorella e amica, ma tutti noi abbiamo perso qualcosa per l’ennesima volta.

È tutta la nostra società, che permette ancora queste atrocità, ad aver perso.

Non lasciate mai sola una donna che chiede aiuto, non cacciatela, non crediate mai che le sue parole siano inventate, ricordate sempre che mettere in dubbio le sue parole potrebbe essere un modus operandi fatale.

Ricordate sempre che quelle potrebbero essere le ultime ore a disposizione della donna prima che la mano di un uomo metta fine alla sua vita.

Ciao Giulia

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