Paolo Bonolis 60 candeline, una vita al top e il poco amore per la tecnologia

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2021-06-14

Paolo Bonolis oggi compie 60 anni, un traguardo importante per il conduttore che ha legato circa quarant’anni dei suoi sessanta al mezzo televisivo, gli esordi quasi per caso in Rai nel 1980 con un programma per ragazzi “3,2,1…contatto” ma la vera svolta professionale avviene nel 1982, quando con Licia Colò conduce sulla appena nata Italia1 …

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Paolo Bonolis oggi compie 60 anni, un traguardo importante per il conduttore che ha legato circa quarant’anni dei suoi sessanta al mezzo televisivo, gli esordi quasi per caso in Rai nel 1980 con un programma per ragazzi “3,2,1…contatto” ma la vera svolta professionale avviene nel 1982, quando con Licia Colò conduce sulla appena nata Italia1 “Bim Bum Bam”, rimarrà alla guida del programma per otto stagioni, affiancato alla conduzione anche da Manuela Blanchard che subentrerà alla Colò. In quegli anni passati alla tv dei ragazzi affina anche le sue doti di autore, epici i suoi duetti con il pupazzo Uan.

Ha legato il suo nome a programmi storici sia Rai che Mediaset, per diversi anni ha fatto la spola tra Rai e il Biscone diventando il re degli ascolti televisivi e introducendo uno stile di conduzione irriverente, basato sullo sfottò prima verso il suo eterno compagno di avventura Luca Laurenti e successivamente verso i concorrenti delle sue trasmissioni. Probabilmente è stato uno dei primi a capire che la televisione italiana cominciava a strizzare l’occhio al trash e ne ha cavalcato l’onda per primo. Non sono mancati i momenti televisivi cult come la telefonata dei fratelli Capone durante Tira e Molla, tuttora ancora non si è capito se fortuita o organizzata e i momenti in cui Bonolis è stato travolto dalle polemiche come nel caso dell’intervista a Donato Bilancia nel corso di una puntata di Domenica In o di Mike Tyson in una serata del Festival di Sanremo del 2005.

Bonolis sul palco dell’Ariston è salito nel 2005 e nel 2009, due edizioni record, molte volte il suo nome è stato accostato al Festival, ma in una intervista a RTL102,5 di qualche mese fa ha dichiarato che il Festival che ha in testa lui è sostanzialmente diverso da come è impostato adesso, a cominciare dalla location, il Teatro Ariston, ormai obsoleto per le esigenze televisive attuali, andrebbe contemporaneizzato a detta del conduttore.

Scherzosamente dice che la sua testa non va di pari passo con le sue azioni, parla di progresso, ma lui è poco tecnologico, non ha nemmeno uno smartphone “Un cellulare serve per telefonare e mandare messaggi- ha raccontato in una recente intervista al Corriere della Sera- A che altro serve? Ci sono due persone che lavorano in Finlandia, una per me e una per Maurizio Costanzo, gli unici in Italia ad avere ancora quel telefono: il giorno che noi lasciamo il Nokia vengono licenziate, infatti le loro famiglie ci scrivono spesso per ringraziarci. La verità è che preferisco guardarmi intorno ed è una cosa che cerco di trasferire anche ai miei figli che invece guardano sistematicamente là dentro: è una forma di vampirizzazione”

Non sappiamo quanti faranno oggi gli auguri a Bonolis, sicuramente in tanti, ma non tramite whatsapp. Auguri Paolo!

 

 

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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