Paola Di Benedetto: polemica giusta o finto moralismo?

di Giuseppe Currado

Pubblicato il 2020-03-19

Il confine tra verità ed esagerazione è molto sottile sui social. Tutti hanno la possibilità di dire ciò che pensano, di giudicare, positivamente o negativamente. Ma la percezione della realtà, sui social, a volte è distorta. O a volte, il problema dei social è che, purtroppo, non sono reali. È quello che è successo in …

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Il confine tra verità ed esagerazione è molto sottile sui social.

Tutti hanno la possibilità di dire ciò che pensano, di giudicare, positivamente o negativamente.

Ma la percezione della realtà, sui social, a volte è distorta.

O a volte, il problema dei social è che, purtroppo, non sono reali.

È quello che è successo in questi giorni ad un’inquilina della casa più spiata d’Italia, la casa del Grande Fratello VIP.

Stiamo parlando di Paola Di Benedetto, modella di 25 anni, conosciuta al grande pubblico per la sua partecipazione all’Isola dei Famosi e per la sua breve storia d’amore con Francesco Monte.

Nelle ultime settimane, gli inquilini della casa sono stati messi al corrente della grave situazione che si sta verificando in Italia e nel mondo a causa dell’influenza da Coronavirus.

Come è ovvio, ci sono state parecchie discussioni fra i vip, in cui hanno affrontato l’argomento esprimendo pensieri, paure, preoccupazioni e riflessioni.

Durante una di queste conversazioni, il popolo del web è insorto contro la bella modella, accusandola di aver detto che siamo fortunati perché questo virus prende più gli anziani rispetto ai giovani.

Letteralmente, invece, Paola ha detto:

“Per fortuna prende solo i nonni che già non stanno bene. Come siamo fortunati? Pensa se avesse preso bambini e adulti.”

Una leggera differenza, certo, forse non percettibile.

Quello che probabilmente Paola voleva dire, è che siamo fortunati (noi in Italia, come in tutto il mondo) per il fatto che questo virus sconosciuto sembra non colpire con molta violenza i bambini.

È ovvio che i ragazzi nella casa non hanno la percezione esatta di ciò che sta succedendo fuori, e che, quando usciranno, per loro sarà un trauma.

E, a quanto pare, la povera Paola non è conscia del fatto che ci sono anche tanti adulti colpiti dalla malattia, che rischiano la loro vita.

Ma, sulla base di ciò che gli è stato riferito, una riflessione come quella di Paola è più che lecita.

Ed è una riflessione che la maggior parte di noi ha fatto almeno una volta fin’ora.

Chi di noi, in tutta sincerità, non ha mai pensato “menomale, il virus non è sempre aggressivo con giovani e bambini, ma più con anziani che, tra l’altro, hanno già altre patologie?”

Sarei sorpresa di sentire che anche solo uno può affermare, in tutta sincerità, che non l’ha mai pensato.

È qui che nasce il problema dei social.

È facile puntare il dito e accusare qualcuno, senza provare neanche per un momento a cercare di capire, riflettere, immedesimarsi.

Paola voleva forse dire che tutti gli anziani possono morire perché tanto hanno già altre malattie e hanno già vissuto?

O forse voleva dire che, nel male, è comunque un bene che questo virus sia tendenzialmente meno aggressivo con bambini e adulti, e che comunque, per questo, siamo minimamente fortunati?

A voi la risposta.

Senza offendere nessuno, mi raccomando.

Giuseppe Currado

Imprenditore, Speaker Radiofonico. In vari anni ha sviluppato competenze in diversi settori specializzandosi nell’ambito editoriale e della sicurezza sul lavoro. Fondatore di MondoTV24, Spazio Wrestling, Tuttocalciomercato24. Appassionato del Festival di Sanremo da sempre, nel corso degli anni ha presenziato presso la Sala Stampa Lucio Dalla durante la manifestazione partecipando alle votazioni delle canzoni. Dal settembre 2023 proprietario di Recensiamo Musica, portale presente da anni nel mondo musicale al quale sta fornendo la sua esperienza per rilanciarlo in maniera incisiva nel mondo editoriale.

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