Nuove rivelazioni sulla morte di Pop Smoke
Il giovane rapper potrebbe essere un membro di una nota gang di New York
Secondo la polizia di Los Angeles, l’omicidio di Pop Smoke potrebbe essere legato ad un regolamento di conti tra gang. Il rapper, di soli 20 anni, nella notte di mercoledì è stato vittima di una tentata rapina in una villa che aveva affittato a Los Angeles. In seguito, è stato raggiunto da dei colpi di arma da fuoco e ferito gravemente; portato in ospedale, stato dichiarato morto poco dopo.
Dopo la prima ipotesi della rapina, adesso si fa strada l’idea che l’omicidio abbia radici più profonde del semplice incidente. Sebbene la famiglia del rapper sostenga che non avesse nemici, dalle indagini risulta che il mese scorso il rapper di Brooklyn è stato incriminato per il trasporto di un veicolo rubato, per quale si è dichiarato non colpevole. Pop Smoke avrebbe rubato una Rolls-Royce del 2019 del valore di circa 375.000 dollari, che ha usato in un video musicale in California e che poi avrebbe riportato a New York. Le autorità hanno trovato l’auto fuori dalla casa di Brooklyn di sua madre con una targa diversa.
La ABC News riporta che Pop Smoke era noto per essere collegato ai membri di una gang affiliata dei Crips e la polizia sta esaminando se l’omicidio possa essere collegato al suo caso a New York.
Nel mese di ottobre, Pop Smoke è stato uno dei cinque rapper di New York alla quale non è stato concesso di esibirsi al popolare festival hip-hop Rolling Loud. Tre giorni prima dell’evento nel Queens, gli organizzatori del festival hanno ricevuto una lettera dall’assistente capo della polizia di New York Martin Morales: “Gli artisti sopra elencati sono stati associati a recenti atti di violenza in tutta la città”, ha scritto Morales, nella lettera per Rolling Stone. “Il Dipartimento di Polizia di New York ritiene che se questi individui saranno autorizzati a esibirsi, ci sarà un rischio maggiore di violenza.”
Alcune fonti riportano al Los Angeles Times che gli investigatori sono consapevoli che Pop Smoke potrebbe aver inavvertitamente pubblicato l’indirizzo della casa che aveva affittato sui social media. Negli ultimi anni, si dice che ci siano state diverse invasioni domestiche a Los Angeles che prendono di mira le proprietà affittate dai musicisti. La casa che il rapper stava affittando apparteneva a Teddi Mellencamp e suo marito.
In una dichiarazione su Instagram, Teddi Mellencamp ha inviato le condoglianze alla famiglia e alle persone colpite da questa tragica perdita.
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