“Noi Chi? A nome di chi parla?” Signorini scivola sull’aborto è rivolta sul web

Troppo caro è costato ad Alfonso Signorini avventurarsi nel solito siparietto di perculo a Giucas Casella ieri sera durante il Grande Fratello Vip, durante una delle solite gag in cui il conduttore si prodiga nel bullizzare il malcapitato paragnosta, è scivolato su un tema sociale, una conquista civile ottenuta dalle donne più di 40 anni fa, la legge sull’aborto. Certi temi sociali Don Alfonso farebbe meglio ad evitarli, soprattutto ad inserirli nei suoi siparietti trash, l’ideale sarebbe che il direttore di CHI fosse bandito dagli schermi televisivi, ma purtroppo questa soluzione sembra poco percorribile, ci accontenteremmo se ne fosse limitata l’esposizione o quantomeno gli fosse vietato di continuare a profanare il reality più famoso d’Italia.

E’ accaduto appunto che Alfonso Signorini durante la diretta di ieri sera, mentre era intento a far credere a Giucas Casella che la sua amata cagnolina Nina fosse rimasta incinta e che fosse imminente l’arrivo di una grossa cucciolata, il paragnosta, preoccupato, abbia annoverato tra le diverse soluzioni quella di farla abortire, una richiesta più che legittima quanto legalmente consentita. Don Alfonso invece parlando a nome dello studio e in maniera ampliata a nome dell’azienda in cui lavora ha affermato “Noi siamo contrari all’aborto in ogni sua forma, anche quello dei cani non ci interessa”, anni di battaglie sociali buttate all’improvviso dal conduttore nella spazzatura, a cui nessuno ha conferito il potere di parlare a nome di tutti su determinati argomenti, ma soltanto a nome proprio.

Le proteste non si sono fatte attendere,  tra le più incisive quella di Selvaggia Lucarelli che rivolgendosi direttamente al conduttore ha scritto “Caro Alfonso Signorini, non so a nome di chi credi di parlare, ma NOI abbiamo votato a favore dell’aborto con un referendum che ha la mia età, quindi fammi questo favore: parla per te e per il tuo corpo, visto che non rappresenti né il Paese né il corpo delle donne”. 

Se Don Alfonso si limitasse a fare il conduttore invece di catechizzare a vanvera, bullizzare e offendere, il programma ne guadagnerebbe di certo, se poi si facesse da parte e lasciasse il posto a qualcun altro ancora meglio, ne guadagnerebbero il programma e la televisione italiana in generale.

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