Netflix punta sul gaming in streaming: un approfondimento

Netflix ha deciso di avventurarsi nel settore del gaming in streaming, con l’obiettivo di ampliare il proprio raggio d’azione, per raggiungere una nuova fetta di mercato e per diversificarsi. Questa mossa strategica non è una semplice risposta alla competizione sempre più serrata nel business dello streaming video, ma un tentativo di capitalizzare al meglio due fattori: il grande seguito conquistato dalla N rossa negli anni, e l’eccezionale popolarità dei videogiochi. Grazie all’evoluzione delle tecnologie di streaming e ad una connessione Internet sempre più veloce, tale strategia potrebbe rivelarsi vincente, ma ci sono comunque alcuni lati oscuri da chiarire.

Una premessa sul successo dei videogiochi

I videogiochi hanno conquistato il Belpaese, proponendosi come una passione trasversale capace di assorbire gran parte del tempo libero degli italiani. Un successo che si manifesta anche in termini di varietà di giochi e di modalità disponibili. Basti ad esempio pensare ai casinò online e alle piattaforme di betting come Betclic, recensito dai blog specializzati e con opzioni particolari come le scommesse live. Oltre ai browser game, che comunque coinvolgono non solo il gambling ma anche altri settori, troviamo il mobile gaming: un altro trend in rampa di lancio in Italia.

Con l’avvento degli smartphone, infatti, il settore dei giochi ha subito un’ulteriore evoluzione, passando dal grande schermo del PC a quello tascabile del cellulare. Il mobile gaming ha reso più “democratico” l’accesso ai videogiochi, consentendo agli utenti di giocarci in ogni momento e in qualsiasi luogo. Una semplicità d’accesso che, unita alla varietà di generi disponibili e alla crescente qualità grafica e narrativa dei titoli, ha contribuito a rendere il gaming un fenomeno di massa nella Penisola.

Videogame in streaming: la mossa di Netflix

Come anticipato poco sopra, Netflix ha scelto di impegnarsi nel settore del gaming in streaming, approcciando un mercato che ha i suoi lati positivi e negativi. Ma partiamo dalla notizia. Nello specifico, la nota piattaforma ha deciso di mettere a disposizione (ma solo in alcuni paesi e sottoforma di test) una serie di videogame giocabili in cloud, dunque senza la necessità di scaricare alcun software. Inoltre, questi videogiochi potranno essere giocati non solo sulla TV, ma anche sul computer e sullo smartphone, nell’ottica di una multicanalità che oggi si rivela sempre vincente.

Le prove pratiche sono già attive, ma soltanto nel Regno Unito e in Canada, e non è detto che questa novità possa arrivare a breve in Europa (Italia compresa). Inoltre, il beta testing di Netflix al momento prevede un catalogo di videogiochi a dir poco ristretto, dato che sono soltanto due i titoli giocabili sulla piattaforma. Ovviamente, se il tentativo avrà successo, Netflix andrà ampliando il proprio catalogo come fatto in passato con lo streaming video, offrendo così diverse opzioni ai propri abbonati.

I giochi attualmente disponibili in Canada e in UK sono Molehew’s Mining Adventure e Oxenfree. Ma come si gioca? Tutto dipende dal device utilizzato. Sulla smart Tv gli utenti dovranno collegare il proprio smartphone per poterlo utilizzare come joypad, mentre sul cellulare ci si affiderà al classico sistema del touchscreen. Su PC, invece, si potrà giocare regolarmente sfruttando la tastiera e il mouse, così da ottenere un’esperienza più completa e più divertente.

Da sottolineare il fatto che, al momento, Netflix ha scelto di lanciare questo servizio solo sui device delle aziende partner, come la Fire Stick di Amazon e le smart Tv prodotte da marchi come LG e Samsung, oltre a Google Tv. Anche in questo caso, comunque, si tratta soltanto di un primo step: Netflix, infatti, ha già annunciato di voler espandere la lista dei dispositivi compatibili, in un prossimo futuro.

I lati oscuri del gaming in streaming

La strategia di Netflix, come detto, potrebbe rivelarsi vincente, ma non è scontato. Il gaming in streaming, che si appoggia sulla tecnologia cloud, ha già fatto una vittima illustre: basti pensare a Google Stadia, un servizio chiuso dopo soli 3 anni dal lancio. Un vero e proprio buco nell’acqua che ha causato a Google perdite economiche significative. A ciò si aggiunge il fatto che Netflix, nonostante le numerose novità in catalogo, attualmente sta affrontando una crisi piuttosto profonda, legata sia alle politiche societarie, sia ad un settore sempre più competitivo.

In altre parole, il gaming in streaming potrebbe rappresentare una scappatoia per ritornare in attivo, ma si tratta comunque di un investimento che reca con sé dei rischi. Non resta altro da fare che attendere l’esito dei test di Netflix, e capire se questa opzione verrà mai presa in considerazione anche qui da noi in Italia.


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Scritto da Andrea Emme
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