Guerra in Ucraina, scatta la psicosi anche in Italia, si cercano i bunker degli anni ’40, ecco dove sono

di Giuseppe Scuccimarri

Pubblicato il 2022-03-12

La paura della guerra in Europa ha riaperto nella testa degli italiani scenari dolorosi, dopo oltre 70 anni di pace sono pochi ad aver vissuto in prima persona la guerra e la paura della devastazione, della fame e della sicurezza personale, ha spinto molti a prendere d’assalto internet per informarsi sull’esistenza di rifugi antiatomici in …

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La paura della guerra in Europa ha riaperto nella testa degli italiani scenari dolorosi, dopo oltre 70 anni di pace sono pochi ad aver vissuto in prima persona la guerra e la paura della devastazione, della fame e della sicurezza personale, ha spinto molti a prendere d’assalto internet per informarsi sull’esistenza di rifugi antiatomici in Italia. In particolare un articolo di Immobiliare.it sull’argomento, datato 2012, ha fatto dopo oltre 10 anni il boom di visualizzazioni. Molti bunker costruiti sotto edifici pubblici per offrire riparo durante la seconda guerra mondiale sono ancora fruibili e visitabili,  Roma Today ha fatto una ricerca, una sorta di mappatura che come spiega il portale non vuole essere esaustiva, ma quantomeno fornire un’idea di dove possano trovarsi. Questi i risultati della ricerca fatta dal portale :

Roma : “Tra i più conosciuti ci sono quelli di Villa Torlonia, oggi parco pubblico ma un tempo residenza romana di Benito Mussolini. I lavori per la loro costruzione iniziarono nel 1942, con l’obiettivo di permettere a Mussolini e alla sua famiglia di sfuggire ai bombardamenti degli Alleati. Struttura cilindrica, si trovano a sei metri sottoterra e sono protetti da quattro metri di cemento armato. Non furono mai utilizzati da Mussolini, che venne arrestato il 25 aprile 1943. Oggi sono aperti al pubblico per visite guidate. Sempre a Roma, un altro rifugio storico è quello fatto costruire dal re Vittorio Emanuele III tra il 1940 e il 1942 nei terreni di Villa Ada. Chiuso per oltre 70 anni, anche questo oggi è aperto al pubblico. Destinato esclusivamente alla famiglia reale, il bunker era progettato per accogliere anche le automobili del re, dal momento che – pur trovandosi in linea d’aria a soli 350 metri dalla residenza reale di Villa Savoia – spostarsi a piedi avrebbe rappresentato un pericolo.”

Milano : “Tra i bunker più conosciuti di Milano c’è invece rifugio 87, costruito in via Bodio, sotto la scuola elementare Giacomo Leopardi. Altri rifugi si trovano in via Gioia, vicino alla stazione centrale, e in via Cesare Battisti. I bunker Breda, o più precisamente i rifugi antiaerei della V sezione aeronautica della Breda, sono presenti in tutto il settore est del parco nord di Milano. Si tratta di rifugi antiaerei per piloti e operai che potevano accogliere, ognuno, 40 persone per un massimo di tre ore, il tempo di esaurire l’ossigeno. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, furono abbandonati e dimenticati finché un ritrovamento accidentale li restituì alla comunità. Oggi sono diventati luoghi che accolgono eventi, mostre e iniziative culturali.”

Torino : “Quaranta metri in lunghezza, 4.5 in larghezza e 3.30 in altezza: questi bunker si trovano sotto piazza Risorgimento a Torino. Ultimati nel 1943, furono abbandonati con la fine della guerra e riaperti al pubblico nel 1995. Potevano ospitare fino a 1.150 persone. Più piccolo, con una capienza massima di 50 persone, è il rifugio torinese costruito sotto Palazzo Civico, sede del comune della città. Si trova a dieci metri sottoterra e vi si accede attraverso un tunnel lungo trenta metri e alto 1.80 metri.”

 Napoli : “Oggi è visitabile il tunnel fatto costruire nel 1853 da Ferdinando II di Borbone. Fu utilizzato durante la seconda guerra mondiale come rifugio per i napoletani che cercavano riparo dai bombardamenti.”

Palermo : “A Palermo uno dei rifugi è all’interno di Palazzo delle Aquile, sede del comune. Il rifugio antiaereo era provvisto di impianto autonomo di illuminazione, bagni, e un sistema di ventilazione immetteva l’aria. Poteva ospitare circa duecento persone. Aveva tre accessi da piazza Pretoria e uno da Palazzo delle Aquile, l’unico da cui è possibile accedere attualmente. Viene periodicamente aperto alle visite. Esattamente come il rifugio di Boccadifalco, nell’area dell’ex scalo militare.”

Cosa dire ? L’ augurio è che comunque rimangano interessanti luoghi di interesse storico e non tornino ad avere lo scopo per cui sono stati costruiti.

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Giuseppe Scuccimarri

Giuseppe Scuccimarri, classe 1969, esperto di televisione e cronaca rosa con interessi anche per l'attualità e la politica nazionale e internazionale. Autore della commedia "Il delitto di Lord Arthur Savile" (2002) e del musical "La vita è una splendida canzone" (2014), ghostwriter per diversi autori e paroliere, amante della scrittura e della letteratura italiana e straniera.

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