Giulia Molino e l’anoressia, “Ero stanca di non vivere”

di Lorenzo Porcini

Pubblicato il 2020-04-29

Giulia Molino in un’intervista ad Azzurra Della Penna per il settimanale Chi, ha parlato di un momento difficile della sua vita, quando ha dovuto combattere contro l’anoressia. Si conoscevano alcune cose di questa situazione, ma adesso la Molino ha deciso di aprirsi e raccontare di quest’incubo che l’ha risucchiata in un vortice apparentemente senza fine. …

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Giulia Molino in un’intervista ad Azzurra Della Penna per il settimanale Chi, ha parlato di un momento difficile della sua vita, quando ha dovuto combattere contro l’anoressia. Si conoscevano alcune cose di questa situazione, ma adesso la Molino ha deciso di aprirsi e raccontare di quest’incubo che l’ha risucchiata in un vortice apparentemente senza fine.

Ecco cosa ha detto: “L’anoressia è un disturbo molto diffuso e la mia speranza è che tanti possano ascoltare la mia canzone, ritrovarsi e magari trovare la forza per, come dire, sollevarsi. Grazie ad Amici ho capito che posso anche essere un esempio, volendo, positivo”.

Dopo queste parole la sua canzone Nietzsche assume molto più valore e senso.

Giulia ha poi proseguito dicendo: “Adesso quando penso magari di privarmi di qualcosa, il mio pensiero è che ho una responsabilità e che è quella di essere forte, tutti dovrebbero rendersi conto che sono forti abbastanza, questo brano mi dice, ogni volta, di essere consapevole delle mie scelte, che non devono mai farmi male”.

Ha parlato anche dei suoi genitori e di come le sono stati vicini in quel periodo delicato della sua vita, anche se non sapevano bene cosa

“Per i miei? Non è stato bello. Purtroppo una guida per essere genitori in questi casi non ce l’ho ben chiara. So che io avevo bisogno di attirare l’attenzione: nello sparire fisicamente, io cercavo di attirare l’attenzione su di me. Io volevo tanto che mia mamma mi vedesse, ma, allo stesso tempo, era lei la mia peggiore nemica. Immagino quanto sia stata male e la ringrazierò sempre per non avermi lasciato andare. Di anoressia si vive male e si muore , possiamo stare tutto il giorno a parlarne, ma non vorrei che qualcuno si demoralizzasse”.

Parole forti quelle dette da Giulia, difficili solo da leggere, figuriamoci da vivere. Ma alla fine dell’intervista è arrivato un messaggio d’incoraggiamento e di speranza per chi come lei si è trovata o si trova in questa situazione:

“a un certo punto ero solo stanca, stanca di non riuscire a inseguire il mio sogno, il canto. Ed ero stanca di non vivere, di stare in quel buco nero, un giorno ho aperto gli occhi e mi son detta: ‘L’anoressia mi rende la persona più egoista del mondo, invece io voglio portare gioia e vita con la mia voce’. La musica, è la mia compagna ed è la mia arma. E io vivo con lei e…’ E se smetti di guardare l’abisso, l’abisso non ti guarda più”.

Lorenzo Porcini

Fondatore e Social Manager di MondoTV24. Gestisco la parte editoriale e social del sito.

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