GFVip6, Bruganelli/Volpe la lite fake per gli ascolti? Il web mormora e comincia a sospettare

Questa sera in apertura di puntata del Grande Fratello Vip, verrà dato risalto alla presunta lite tra Sonia Bruganelli e Adriana Volpe, proprio per il fatto che se ne parli in puntata lascia aperta la porta a innumerevoli dubbi sulla veridicità del dissing. Le due avrebbero preparato tutto a tavolino per catalizzare l’attenzione dei curiosi sulla trasmissione? Non avendo dinamiche in Casa,  Alfonso Signorini avrebbe pensato bene di creare dinamiche in studio, montando un teatrino in combutta con le due opinioniste? Sembra alquanto strano che due signore chiariscano i loro affari davanti alle telecamere. Qualcuno già da eri aveva visto nello scambio tra le due un tentativo per dare visibilità al programma, soprattutto in relazione agli ascolti non in linea con quelli dello scorso anno, solo una volta infatti nella scorsa edizione lo share era sceso sotto il 17%, quest’anno il 19% che l’edizione numero 5 del GFVip riusciva costantemente a portare a casa sembra un obiettivo irraggiungibile.

La finta cena con Magalli, la foto con commento della Bruganelli e relativa ironia della Volpe sarebbero state quindi studiate a tavolino? La verità è che con la conduzione di Signorini il Grande Fratello ha perso di credibilità assumendo le sembianze di un grande carrozzone su cui un abile burattinaio muove i suoi personaggi, chi non si adegua va fuori,  di reality resta solo il nome. Lo spettatore continua a chiedersi cosa sia vero e cosa costruito tanto ormai è abituato a vedere il format in mano a autori senza scrupoli che ne stanno infangando il nome. Ormai da tre anni il pubblico assiste sconsolato alle storie di semisconosciuti amici degli amici o ex fidanzati o figli di a cui il conduttore cerca di dare visibilità. Quest’anno qualcosa deve essere andato storto, alcuni meccanismi sono stati resi noti prima che potessero essere messi in azione e alcuni personaggi che per quei meccanismi sono entrati in Casa adesso si trovano senza un canovaccio da seguire.

Autori e conduttore stanno per essere inghiottiti dal mostro che hanno cercato di costruire e che per due anni hanno guidato, snaturandolo, privandolo di autenticità e combattendo contro qualsiasi cosa potesse riportarlo sulla strada della realtà. Il risultato è questo, il pubblico sentendosi preso in giro va via, rimane solo chi è affezionato al format originale che di originale ormai non ha più nulla e chi spera di ritrovare tra quelle pareti qualcosa che lo ha fatto sognare e di cui ancora ha vivo il ricordo e rimane lì nell’attesa di ritrovare qualcosa che gli faccia rivivere i bei momenti già vissuti, poi ricominciano i teatrini e capisce che nulla sarà più come prima.

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